Il ministro degli Esteri Nasser Bourita ha dipinto un quadro desolante dello stato della diplomazia mondiale in concomitanza con l’aumento dei conflitti armati, che secondo lui costano al mondo circa 17mila miliardi di dollari, incidendo sull’economia internazionale.
Bourita ha toccato la situazione regionale, sottolineando, secondo le fonti, che ci sono coloro che cercano di trascinare la regione nella guerra e segnali di escalation dall’Algeria, e il desiderio di passare dal conflitto allo scontro.
Lo ha affermato il ministro degli Esteri in una presentazione fatta alla Commissione Affari Esteri della Camera dei Rappresentanti, in occasione della presentazione del progetto di bilancio del suo dicastero per l’anno 2025, secondo quanto riferito da fonti intervenute all’incontro.
Bourita ha parlato, aggiunge la fonte, dell’attuale contesto internazionale, sottolineando che il mondo potrebbe attraversare due periodi, il primo in cui prevale la forza della legge e il secondo in cui prevale la legge della forza, sottolineando che ciò che prevale oggi è la legge della forza, alla luce dello scoppio di guerre che non trovano una fine, come nel caso di Gaza.
In cifre, il Ministro degli Esteri ha parlato dell’attuale esistenza di 39 conflitti armati nel mondo e di circa 200 gruppi armati, un numero che il mondo non aveva mai raggiunto prima.
Bourita ha continuato parlando della corsa agli armamenti globale, sottolineando che ha raggiunto livelli senza precedenti mai visti durante il periodo della Guerra Fredda, sottolineando che il mondo soffre di una scarsità di armi e chiunque abbia la capacità di produrle può venderle con facilità. .
Bourita ha concluso, secondo le fonti, affermando a questo proposito che esiste una tendenza conflittuale nel mondo, nonché una legge della forza incompatibile con la Carta delle Nazioni Unite, mentre le agenzie delle Nazioni Unite restano in disparte, e ognuno si trova nella posizione di spettatore.