Quando Arcano La seconda stagione riprende, pochi istanti dopo che la bomba di Jinx ha decimato la riunione del consiglio di Piltover, la tragedia è già avvenuta. Ci sono rottami tutt’intorno, corpi che appaiono tra le macerie mentre la polvere comincia a schiarirsi. Anche per una serie cupa come Arcanoè desolazione; come dice un personaggio, un’altra crudeltà o giù di lì dopo, è il genere di cose che ti permette di “capire quanto sia facile odiare” coloro che ti hanno fatto questo.
Si tratta di un’emozione estremamente complessa da svelare in qualsiasi programma, non ultimo quello pubblicato nella stessa settimana delle dure elezioni americane. Ma nei primi tre episodi della seconda stagione, Arcano si dimostra all’altezza della sfida, lottando costantemente non solo con le difficoltà della vita a Piltover e Zaun, ma anche con la spaventosa facilità con cui la rabbia risentita – e la violenza – si avvicinano sempre di più. Una distruzione così piacevole lascia il mondo allo stesso tempo disordinato e pieno di concentrazione: sia che sia Vi a dover capire se è rimasta qualcuno di sua sorella a Jinx, o Cait che si agita, alle prese per capire quanto dei suoi istinti sono viscerali e quanto invece sono dolore.
Quello Arcano riesce a illustrare così tanto della loro lotta con la sua animazione artistica sembrerebbe un imbroglio se lo spettacolo non fosse così dannatamente bello. Tutto, dalla battaglia commemorativa alla rissa nel vicolo di Jinx, sembra impeccabile, dimostrando una vera facilità nell’inserire stili di animazione per adattarsi naturalmente all’umore, alla persona o alla situazione. Quando vediamo Cait immergersi nella scienza dietro il gas nocivo “grigio”, è in contrasto con lo stile dei fumetti – illustrando ancora una volta quanto sia facile per la sua squadra vedere tutto ciò che fanno come “giusto”.
Tanto più divertente che un montaggio del genere possa sentirsi ugualmente a suo agio con la scaramuccia di Sevika usando il suo nuovo, imprevedibile braccio Jinx. A volte Arcano sembra che stia emulando anime sontuosi, arte classica o video musicali abili; spesso, come quando il secondo episodio avvia la lotta per il potere di Zaun, sembra che tutte queste cose siano insieme. Grazie al lavoro dello studio di animazione Fortiche, il linguaggio visivo di Arcano può essere nullae vai ovunque.
E così lo spettacolo si tuffa. Lo shock del cliffhanger della scorsa stagione incombe su tutto ciò che accade, e la minaccia – che tale calamità potrebbe essere dietro ogni angolo – si diffonde attraverso la narrazione. C’è un vero senso di confusione e malinconia in tutte le trame di tutti (chi non può identificarsi?). Anche se le esperienze evolutive di Jayce e Viktor con l’hextech potrebbero essere più mirate rispetto ai tentativi di Mel di tenere insieme Piltover, condividono il disperato desiderio di sistemare tutto e la tormentosa paura che forse sia già troppo tardi (che non possono relazionarsi). Perfino Jinx, sempre pronta a fare la parte del cattivo per evitare di affrontare le sue ferite, è più pronta che mai per una liberazione.
In una premiere minore, queste lotte potrebbero sembrare lontane, oscurate dalla piccola eternità che abbiamo trascorso aspettando la seconda stagione. Invece, Arcano lo mantiene in movimento, intrecciandosi abilmente in un contesto appena sufficiente per dare un pugno, lasciando che le immagini straordinarie parlino da sole.
C’è un adagio che ultimamente è emerso nei programmi TV: è un miracolo se riceviamo una stagione ogni anno. È un po’ anacronistico; non importa che ci siano alcuni esempi pesanti che lavorano contro questo, sia correndo come un orologio una stagione o più avanti (Cavalli lenti) o semplicemente il fatto che la televisione di rete funzioni come ha sempre fatto (Abbott Elementare, 9-1-1l’elenco potrebbe continuare). Le persone sono stanche di dover aspettare il proprio tempo tra le stagioni, senza una regolarità o un programma prestabiliti. L’attesa, soprattutto con uno spettacolo in streaming, può sembrare interminabile. Ma poi uno spettacolo simile Arcano arriva, prendendosi deliberatamente e metodicamente il suo tempo. E si ritrova liberato in un momento di serendipità, quando potrebbe fornire uno specchio alle nostre esperienze.
I media non possono mai essere puramente uno sbocco; interpreta e sputa fuori troppo di ciò che gli inseriamo. E anche in tempi come questi, quando molti sono spaventati, stressati e in difficoltà, non serve semplicemente voltarci dall’altra parte e coprirci. Arcanocon la sua uscita pianificata da tempo, sembra ricordarlo nei suoi primi tre episodi, premurosi e ricchi di sfumature poiché traccia un gruppo di persone che cercano di migliorare la propria condizione. Non c’è modo che il suo lungo periodo di gestazione avrebbe potuto prevedere questo momento esatto, ma sembra una delle tante risposte, un altro incoraggiamento a incanalare il dolore in qualcosa di premuroso. Un promemoria che le grandi idee non devono andare a monte.
Nei momenti finali dell’episodio 3 lo vediamo Arcano sta giocando a qualcosa di più grande: questa non è una semplice storia di vendetta, né è un mondo tetro che si dirige verso il disastro. Potrebbe essere una tragedia, ma ogni singolo secondo sarà una scelta. Dovremo solo aspettare e vedere dove andrà esattamente a finire.
Potrebbe non essere facile, ma se questi primi tre episodi ci dicono qualcosa è che dovremmo stare attenti a ciò che è. A volte, le cose valgono l’attesa.
I primi tre episodi di Arcano la stagione 2 è ora in streaming su Netflix. Il prossimo atto uscirà il 16 novembre.