Michel Blanc è scomparso improvvisamente nella notte tra giovedì 3 ottobre e venerdì 4 ottobre. La sua morte ha scioccato i suoi fan ma anche la grande famiglia del cinema e soprattutto i suoi amici del mondo Splendido. Questo sabato, 9 novembre 2024, Gérard Jugnot ha parlato apertamente del suo amico d'infanzia.
Uno shock. Causata dalla morte di Michel Blanc all'età di 72 anni un terremoto nel cinema francese. Non appena la morte dell'attore da Splendidouna pioggia di omaggi ha inondato social network e canali televisivi. Una partenza troppo anticipata, e tanto più tragica date le circostanze. Michel Blanc lo è morto di angioedemacausato da un'allergia improvvisa, la cui causa rimarrà sconosciuta.
Immagini del suo funerale mosse i francesi. I suoi compagni da Splendido erano ovviamente presenti, con un regalo commovente per il loro complice di una vita. Michel Blanc se ne va la sua buona natura e i suoi personaggi indimenticabilicome Jean-Claude Dusse, leggendario nel Il Bronzato. Gérard Jugnot ha dovuto decidersi a salutare questo vecchio amico, conosciuto sui banchi di scuola, in quarta elementare.
Un terribile presagio per Gérard Jugnot
L'attore è già tornato commoventi tributi. Vuole ricordarvi anche questo ultimo, importantissimo progetto, che uscirà a breve. Questo sabato, 9 novembre 2024, Gérard Jugnot è stato ricevuto nello show C L'Hebdo. È stato invitato a parlare delle circostanze in cui ha saputo della morte di Michel Blanc. “È stata Josiane a chiamarmi… Avevamo seguito un po' le avventure dei suoi molteplici infartie la sera se ne andò”ricordò Gérard Jugnot, con gli occhi umidi e la voce tesa.
Triste ironia, nello stesso giorno, il marito di Patricia Campi “è venuto fuori dalla proiezione di un film molto carino, intitolato 'La Bicicletta', e che è un film sul lutto, oltretutto. Sono uscito e ho ricevuto questo messaggio, ecco qua…“spiegò, sconvolto. È sempre con tanta tenerezza che si immerge nei ricordi e nelle immagini del passato. “Non ci vedevamo più molto”ammette l'attore, ma quando si incontravano di nuovo ridevano sempre “come degli idioti, come al liceo“. Un nuovo toccante omaggio.