“Atteggiamento, atteggiamento, atteggiamento”quella parola risuona forte nello spogliatoio del Real Madrid da quando è iniziata la stagione. Si sono sempre cercate giustificazioni per il cattivo gioco della squadra bianca, che se l'assenza del precampionato, quell'adattamento di Mbappé, le sconfitte… La verità è che il messaggio dell'allenatore è stato orientato in questo senso fin dalle prime partite di campionato, ma è evidente che non è arrivato ai giocatori.
Carlo Ancelotti Sa cos'è il calcio e nonostante continui a ricevere il sostegno del club È consapevole che al Real Madrid conta solo vincere e questo non sta accadendo. I gol subiti (Celta, Barcellona e Milan) ritraggono la squadra e fanno capire che se i giocatori sono gli stessi o quasi, il loro atteggiamento è ben lontano da quello del recente passato. C'è preoccupazione, ma non solo tra tecnici e dirigenti. Almeno lo sono anche alcuni calciatori. Lunin e Lucas Vázquez lo hanno chiarito.
La gestione del brutto momento del Real Madrid
La scorsa settimana c'è stato il primo incontro tra l'allenatore e il presidente. Sono stati trasmessi calma e sostegno. Ora la squadra ha subito una nuova battuta d'arresto e quello che la società ha voluto sapere subito è se ci sia la possibilità di una reazione e se l'allenatore si senta in grado di ribaltare la situazione. La risposta è stata positiva perché Ancelotti sostiene che i calciatori continuano a credere in quello che fanno, anche se la sua risposta lascia molti dubbi.
Al momento, i dirigenti del club non hanno le sensazioni prima dell'addio di Benítez o Lopetegui. Il dialogo e la comunione continuano ad esistere, ma la reazione deve arrivare. Negli ultimi anni i momenti difficili sono stati superati e in questa occasione anche a Valdebebas si riconosce che forse l'estate (creazione della rosa) non è andata così bene come si pensava.
I tre gol segnati dal Milan hanno fatto male allo spogliatoio e alla società perché provenivano da situazioni ripetute nelle partite precedenti. Semplice demarcazione dei rivali (Il secondo gol del Milan vede protagonisti Tchouameni e Vinicius), mancanza di intensità nei calci piazzati (di nuovo francese) e inferiorità fisica di diversi calciatori (Militao e Lucas Vázquez) nel gol che ha chiuso i conti contro il Milan.
Alla ricerca di una reazione
È evidente che Ancelotti sta provando il tutto per tutto in attesa della reazione, ma trova in risposta un muro. O non possono o non vogliono. Molte volte l'atteggiamento è accompagnato da gambe, aria fresca e i dati di questa stagione non supportano questa teoria. Contro il Milan, come il Real Madrid, sono tornati ben al di sotto dei numeri realizzati dai giocatori della Nazionale italiana. A Lille non erano le 11 ma erano 5 chilometri in meno. Pintus guarda i dati e non ci crede.
Se l'assenza di Kroos ha segnato molto il gioco della squadra, quella di Carvajal è stata un duro colpo. L'allenatore ha sempre parlato, prima dell'infortunio, dell'importanza della squadra, per il suo gioco e per quel carattere vincente e combattivo che trasmette agli altri. Contro il Milan, Lucas Vázquez ha sofferto e l'aiuto ricevuto non è bastato a fermare quello che arrivava dalla sua ala, che ha portato all'uscita dei difensori centrali e al crollo della difesa.
Ci sono eventi intorno alle squadre che denotano lo stato d'animo. La scorsa stagione lo erano parenti di alcuni giocatori del Barcellona che hanno criticato Xavi Hernández. Adesso quei gesti appaiono al Bernabéu. Male per il Real Madrid.