(CercleFinance.com) – Le borse europee accolgono questa mattina la vittoria ormai quasi certa di Donald Trump: Francoforte va all'1%, dietro Londra (+1,4%) e Parigi (+1,7%).
Presso Pictet, Christopher Dembik, consulente per gli investimenti, afferma che il ritorno del repubblicano alla Casa Bianca “non è necessariamente una brutta notizia per l'Europa”.
L'esperto stima inoltre che l'istituzione di una tariffa doganale universale del 10% e l'aumento delle tasse su tutte le importazioni cinesi del 60% potrebbero portare a un calo del PIL cinese dell'1,4%.
Secondo lui, “l'oro, l'argento, il dollaro e le strategie long-short sui mercati azionari potrebbero essere i principali beneficiari del periodo che inizia”.
Alla Saxo Bank si ritiene che i timori di una politica commerciale aggressiva e le tensioni geopolitiche, soprattutto dovute ai cambiamenti nella politica della NATO, pesino sugli indici.
Sul fronte statistico, l'indice PMI composito HCOB dell'attività complessiva nella zona euro si è attestato a 50 in ottobre, riflettendo una perfetta stabilità dell'attività del settore privato, dopo aver riflesso una leggera contrazione attestandosi a 49,6 il mese precedente.
Inoltre, tra agosto e settembre, i prezzi alla produzione industriale sono scesi dello 0,6% nell'Eurozona e nell'UE, secondo le stime Eurostat, dopo gli aumenti rispettivamente dello 0,6% e dello 0,4% in agosto.
Dall'altra parte del Reno, dopo una contrazione del 5,4% tra luglio e agosto, i nuovi ordini in volume nell'industria manifatturiera tedesca sono rimbalzati del 4,2% tra agosto e settembre, secondo i dati CVS-CJO di Destatis.
Infine, in Francia, l’indice composito HCOB PMI dell’attività complessiva francese, calcolato da S&P Global, è sceso da 48,6 di settembre a 48,1 di ottobre, segnalando così la più forte contrazione dell’attività del settore privato francese dallo scorso febbraio.
Nel comparto obbligazionario, i T-Bond statunitensi a 10 anni sono saliti di 15 punti, al 4,44%, mentre i Bund tedeschi con la stessa scadenza, punto di riferimento della zona euro, sono scesi di 4 punti, al 2,38%.
Nelle notizie aziendali europee, Puma ha pubblicato un risultato netto trimestrale in calo del 3%, a 127,8 milioni di euro e leggermente al di sotto delle aspettative, rivelando un utile per azione di 0,86 euro rispetto a 0,88 euro dell'anno precedente.
Da parte sua, UniCredit ha pubblicato nel 3° trimestre un utile netto di 2.513 milioni di euro, in crescita dell'8,2%. L'EPS si è attestato a 1,58 euro, in crescita del 21,8%.
Infine, Marks & Spencer riferisce che il suo utile prima delle imposte e delle rettifiche è aumentato del 17,2% nel primo semestre, raggiungendo 407,8 milioni di sterline (24/2023: 348,1 milioni di sterline).