Oltre a scegliere il loro futuro presidente, gli elettori di dieci stati americani hanno votato anche su una questione scottante e controversa: il diritto all’aborto. Dall’abrogazione del caso Roe v. Wade nel 2022 dalla Corte Suprema, ogni Stato decide la propria politica e alcuni hanno incorporato i referendum sull’aborto direttamente nella loro scheda elettorale.
Dieci stati votano sull’aborto
Alcuni stati hanno chiesto agli elettori di votare a favore o contro l’allentamento delle restrizioni. In Florida, ad esempio, un provvedimento mirava ad abrogare il divieto di aborto dopo sei settimane. Gli elettori hanno respinto questo emendamento, mantenendo così il divieto messo in atto dal governatore Ron DeSantis. La soglia di adozione, fissata al 60%, non è stata raggiunta e in questo stato conservatore Donald Trump, residente in Florida, si è espresso pubblicamente contro la misura.
In Arizona la questione riguarda l'inclusione del diritto all'aborto fino a 24 settimane nella costituzione dello Stato. Si tratterebbe di un cambiamento importante, in un contesto in cui l’aborto è attualmente limitato a 15 settimane.
Tutelare l’accesso all’aborto attraverso la Costituzione
Colorado, New York, South Dakota, Nevada e Maryland propongono di aggiungere protezioni costituzionali più ampie per impedire ai governi di limitare questo accesso. Il Colorado, dove non è fissato alcun limite di gestazione, spera di garantire questa libertà. Missouri e Montana propongono di incorporare nelle loro costituzioni il diritto all'aborto fino alla vitalità del feto, con eccezioni per proteggere la salute della madre.
In Nebraska, infine, la scelta è complessa, con due misure contrapposte: una tutelerebbe il diritto all’aborto fino alla vitalità, mentre l’altra stabilirebbe un divieto dopo 12 settimane.
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La questione nazionale dei referendum
Questi voti vengono esaminati attentamente perché forniranno indizi sull’impatto dell’abrogazione di Roe v. Wade sulle opinioni politiche americane. Anche se alcuni emendamenti venissero approvati, potrebbero sorgere sfide legali e legislative che potrebbero ritardarne l’attuazione.
In Pennsylvania, uno stato chiave in queste elezioni presidenziali, gli elettori hanno citato la democrazia e l’economia come criteri principali, secondo un sondaggio di NBC News. Tuttavia, le priorità divergono tra i sostenitori di Kamala Harris e quelli di Donald Trump: per i primi viene prima la difesa della democrazia, seguita a ruota dal diritto all’aborto, mentre per i secondi sono prioritari l’economia e l’immigrazione. In Pennsylvania, l’esito di queste elezioni potrebbe oscillare da una parte o dall’altra e influenzare profondamente la politica federale.