Martedì 5 novembre sarà una doccia fredda per i dipendenti Michelin. Il gruppo ha annunciato la cessazione della produzione nel sito di Cholet, nel Maine-et-Loire, e in quello di Vannes, nel Morbihan.
Questi due stabilimenti, fondati tra il 1970 e il 1963, erano specializzati nella produzione di pneumatici per veicoli pesanti e autocarri leggeri. “Quando ci dicono che stiamo chiudendo un’attività, fa male”testimonia Fabrice, 49 anni, dipendente Michelin.
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Florent Menegaux, presidente del gruppo Michelin, ha spiegato questa scelta a Ouest-France. “Abbiamo esaurito tutte le strade, abbiamo cercato di vedere se potevamo cambiare gli strumenti di produzione, se potevamo aumentare il carico di lavoro. Ma il contesto di mercato ha continuato a peggiorare. Il mercato dei pneumatici autocarro, nel quale si collocano i siti di Vannes e Cholet, è strutturalmente in calo in Europa. Non possiamo più esportare pacificamente. »
Il gruppo si impegna a supportare ciascun dipendente. Lo specifica “alcuni di loro beneficerebbero di misure di prepensionamento”altri per il supporto nella riqualificazione professionale, o anche per“compensazione di un eventuale divario retributivo fino a 400 euro lordi mensili per tre anni”.
Un altro impegno della Michelin nei confronti dei quartieri di Cholet e Vannes: creare tanti posti di lavoro quanti ne distrugge. La chiusura di questi due siti segnerà la fine della presenza delle fabbriche di pneumatici Michelin in Occidente.
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