Il comico Arnaud Tsamère, ospite sul set di “È tuo” su France 5, ha parlato con rara sincerità del periodo buio che ha attraversato.
Una discesa agli inferi che avrebbe potuto essere fatale per Arnaud Tsamère
Il 2019 segna una svolta drammatica nella vita di Arnaud Tsamère. Nell'arco di quattro anni, il comico ha avuto due matrimoni e due divorzi, si è destreggiato tra l'affidamento alternato e ha perso il padre a causa di un cancro devastante. Questo susseguirsi di prove lo getta in una profonda depressione che mette quasi definitivamente fine alla sua carriera.
Il palco come ancora di salvezza
“Se non l'avessi fatto avrei smesso, perché non riuscivo più a far ridere la gente e a scrivere cose divertenti” confida l'artista sul set di “È tuo”. È grazie al sostegno incrollabile dell'amico Jérémy Ferrari che trova la forza per tornare sul palco. “C'è una mancanza di inibizione tra i comici quando si parla di questo.”spiega, sottolineando quella depressione “è un male che colpisce tutte le professioni”. Aggiunge : “E siamo fortunati a poterne parlare in questo modo, a poter esorcizzare tutto ciò sul palco.”
Nuovi orizzonti artistici per Arnaud Tsamère
L'antico pilastro diVogliamo solo riderci sopra” non si ferma qui. Ora accetta una nuova sfida interpretando Cyrano de Bergerac al Théâtre Montparnasse, in una produzione di Alain Sachs. Una promessa fatta a suo padre, ex maggiore generale dell'aria dell'esercito, che lui onora in questo modo, il comico si prepara a riunirsi con i suoi amici Jérémy Ferrari e Baptiste Lecaplain per “La Tournée du Trio”, uno spettacolo che promette di unire i loro stili di umorismo complementari: l'umorismo nero e satirico di Ferrari, la commedia situazionale di Tsamère e la narrativa fantasiosa di Lecaplain.
Nel suo ultimo spettacolo “2 matrimoni e 1 funerale”Arnaud Tsamère riesce a trasformare le sue traversie in una fonte di ispirazione, senza trasformare il palcoscenico in terapia. Una rinascita artistica che dimostra, se necessario, che l'umorismo può nascere anche dalle situazioni più oscure.
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