Sylvie Tellier evoca le sue modeste origini in “Una domenica in campagna”

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Sylvie Tellier in “Una domenica in campagna”
Schermata.

Miss Francia 2002, direttrice generale del concorso per 20 anni, è orgogliosa di provenire da un ambiente operaio, come afferma davanti a Frédéric Lopez in 2.

Miss France, un'istituzione conosciuta da tutti i francesi. Il 14 dicembre Miss Francia 2025 succederà a Eve Gilles. Ma questa domenica, 3 novembre, Sylvie Tellier torna al passato nello spettacolo condotto da Frédéric Lopez.

Nella famosa stalla di “Una domenica in campagna”, evoca un'infanzia in cui “dovevi stringere i denti e contare”. Suo padre lascia sola la madre che deve provvedere ai bisogni della piccola Sylvie Tellier e delle sue sorelle. “Una madre coraggiosa”come lei lo definisce. “Siamo stati paracadutati nella vita adulta un po' troppo presto, ma questo non ci ha creato alcuna frustrazione. Non abbiamo chiesto la paghetta perché sapevamo che non poteva darcela.” ricorda colei che fu Miss Francia 2002.

Ogni anno guarda la competizione delle reginette di bellezza in televisione con la sua famiglia. “I bellissimi abiti, le paillettes, non ho mai visto Miss France come un sogno. Non era così il mio mondo che lo consideravo solo un intrattenimento, come Cenerentola.dice Sylvie Tellier. Dopo la sua elezione, è diventata direttrice generale di Miss Francia e ormai incarna il concorso da più di vent'anni.

Sono molto orgoglioso delle mie origini.

Sylvie Tellier in “Una domenica in campagna”

Quest'infanzia in un ambiente modesto è lontana dall'immagine che il grande pubblico si è creato. “Uno dei pregiudizi che voglio sfatare”dice Sylvie Tellier. “Poiché padroneggiavo alcuni codici, la gente ha sempre pensato che provenissi da una famiglia molto privilegiata”confida prima di aggiungere: “Ne ho sempre sofferto un po’ perché sono molto orgoglioso del luogo da cui provengo”.

Gli fu consigliato di mantenere segrete le sue origini: “non dire che provieni da un ambiente operaio perché tutti vogliono uscirne”. “Al contrario, porta tanto su chi siamo, impariamo su noi stessi e soprattutto siamo molto più disposti ad ascoltare e rispettare gli altri perché sappiamo da dove veniamo quindi non lo ho mai voluto nascondereconclude.

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