Mentre Anthony Edwards si sta già mettendo in mostra, tentando la fortuna con la tripla, Nikola Jokic è più discreto in attacco ma non per questo meno importante. Il perno dei Nuggets mantiene la macchina in funzione, senza sparare. Nella seconda parte del primo quarto, il tre volte MVP ha guadagnato volume e ha realizzato diversi canestri. Ma sono i Lupi a passare in vantaggio dopo i primi dodici minuti (33-29).
Il dominio è stato confermato all'inizio del secondo atto quando il Minnesota ha fatto un salto di qualità in difesa. Come segue, Rudy Gobert e compagni vanno 15-0.
Con i suoi titolari, Denver risponde con un 11-0. Poi i dibattiti si equilibrano con i Nuggets che applicano collettivamente il loro basket quando Anthony Edwards tira tanto e dribbla tanto (64-61).
Il poster di Christian Braun su Rudy Gobert aumenta la pressione
Come nel secondo quarto, i Wolves si sono affidati maggiormente a Rudy Gobert in attacco e ha funzionato e sono andati sul 10-1.
Nello stesso momento i Nuggets perdono Jamal Murray, colpito al volto, che rientra negli spogliatoi. Senza avere un vantaggio enorme, gli uomini di Chris Finch avevano ancora il controllo prima dell'ultimo quarto (91-85).
Malmenati nei primi istanti di questo ultimo quarto, i campioni del 2023 hanno reagito con canestri pluripremiati da parte dei dirigenti. Michael Porter Jr, Aaron Gordon e Nikola Jokic hanno segnato ciascuno da dietro l'arco. La tensione sale quando Christian Braun schiaccia con entrambe le mani una gran schiacciata sulla testa di Rudy Gobert, esulta e il pivot francese reagisce con un gesto pericoloso, afferrando per il collo il giocatore di Denver. Questa schiacciata conclude poi un 23-3 per i Nuggets, che sembrano aver messo le mani sulla partita.
Ma con diversi canestri pluripremiati e un 11-2, i Lupi sono ancora vivi. Anthony Edwards li ha addirittura portati in vantaggio negli ultimi secondi, con un piccolo tiro con una mano sola. Buona difesa quindi, due tiri liberi di Rudy Gobert e la partita è fatta per i Wolves, che escono con questo successo 119-116.
COSA RICORDARE
– Decisivo Anthony Edwards. Lo abbiamo visto molto in questa partita, sia nel dribbling che nel tiro, con più o meno successo (qualche airball nella mischia) e paradossalmente, nell'ultimo quarto, è stato molto discreto. Fino a questo tiro nei secondi finali, con una mano dopo la linea del tiro libero. Ha chiuso con 29 punti a 7/14 a 3 punti e ricorderemo che ha saputo essere decisivo nel migliore dei casi.
– Aaron Gordon superbo, Jamal Murray poco ispirato e poi infortunato. La prima è stata perfetta o quasi con 31 punti e 11 rimbalzi, con un bel 11/18 al tiro e 5/7 da 3 punti. Non appena ha toccato la palla, sono successe cose belle per i Nuggets. Il secondo, invece, ha saltato l'incontro. Poco ispirato in partita – 6 punti a 2/7 al tiro – è addirittura entrato nello spogliatoio prima che tutti gli altri, nel terzo quarto, colpissero in faccia. Inserito nel “protocollo di commozione cerebrale”, il trequartista non è rientrato in partita.
– Troppo timida la panchina di Denver. Simbolo delle difficoltà dei sostituti: la partita di Russell Westbrook. È stato attivo, come sempre, con 6 rimbalzi, 5 assist e 2 intercettazioni, ma ha tirato 1/8 e ha perso 4 palloni… Peyton Watson, Dario Saric o Julian Strawther hanno fatto poco meglio e la panchina dei Nuggets non ha segnato solo 13 gol. punti a 4/22 al tiro!
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Come leggere le statistiche? Min = Minuti; Tiri = Tiri riusciti / Tiri tentati; 3 punti = 3 punti / 3 punti tentati; LF = tiri liberi effettuati/tiri liberi tentati; O = rimbalzo offensivo; D=rimbalzo difensivo; T = Rimbalzi totali; Pd = assist; Fte: Falli personali; Int = Intercetta; Bp = Palle perse; Ct: Contro; +/- = Differenza di punti quando il giocatore è in campo; Pti = Punti; Eval: valutazione del giocatore calcolata da azioni positive – azioni negative.