dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci
28 ottobre 2024 (modifica alle 10:04) -MADRID
Il Pallone d’oro come magnifica consolazione per il ceffone preso dal Barcellona sabato. La folta delegazione del Real parte questa mattina per Parigi, direzione Théâtre du Châtelet, tra Les Halles, il Louvre e la Senna. In testa Florentino Perez, che spera di accompagnare l’ennesimo madridista alla vittoria. Poi Carlo Ancelotti, in lotta (e in vantaggio) per il premio di miglior allenatore. Quindi Bellingham, Lunin, Rudiger, Valverde e l’infortunato Carvajal. E lui, soprattutto lui: Vinicius Junior, massimo candidato alla vittoria finale in questo Pallone d’oro che segna l’inizio di una nuova era. Per la prima volta dal 2003 nella lista dei finalisti non ci sono Leo Messi (8 titoli) e/o Cristiano Ronaldo (5). E tra i 30 selezionati non c’è nemmeno uno che il trofeo l’abbia già vinto.
pene nazionali
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Oggi si apre un ciclo, e Vinicius vuole prendersi le chiavi. L’ultimo brasiliano a trionfare è stato Kakà nel 2007, dopo Ronaldinho nel 2005 e Ronaldo il Fenomeno nel 2002. Stelle di un Brasile che a livello internazionale soffre da quell’epoca lì. Ecco, le pene della Seleçao sono l’unico vero neo sulla candidatura di Vinicius. Il Brasile in Coppa America quest’estate è uscito nei quarti con l’Uruguay, sta soffrendo in maniera evidente nelle qualificazioni al Mondiale 2026 e il madridista in nazionale è irriconoscibile: a segno solo in una delle sue ultime 13 uscite e tante critiche in patria. Però è stato fondamentale nella conquista del “doblete” del Madrid, Liga e Champions (con doppietta in semifinale e rete in finale) e si è impegnato in modo passionale ed emotivo nella lotta al razzismo.
punti e criteri
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I 100 giurati devono mettere giù il loro top 10: al primo 15 punti, all’ultimo 2. Per timore di una fuga di notizie l’organizzazione gestita da France Football e dalla Uefa ha cancellato l’abituale intervista al vincitore prima dell’assegnazione del premio spostando la chiacchierata a dopo la cerimonia. E le preferenze vanno inviate solo e direttamente al direttore del magazine francese. Per questo resta un margine di dubbio, o di suspence, sul vincitore del trofeo. I criteri segnalati ai votanti per indicare le proprie preferenze sono tre: 1. Prestazione individuali, con attenzione alla personalità del giocatore: decisiva e notabile. 2. Prestazioni e conquiste delle squadre di appartenenza. 3. Classe e fairplay.
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i candidati
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Vini se la gioca con un pugno di compagni e rivali. Gli spagnoli Rodri e Carvajal, il primo campione d’Inghilterra per il quarto anno consecutivo ed entrambi campioni d’Europa con la Spagna. Poi c’è un altro madridista, Jude Bellingham, finalista all’Europeo con l’Inghilterra dopo una prima memorabile stagione da 23 gol col Madrid. E Lautaro Martinez, che ha vinto lo scudetto con l’Inter e la Coppa America con l’Argentina da re dei bomber. Meno qualificata la posizione di Mbappé e Haaland.
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