Questo articolo è stato originariamente pubblicato in spagnolo
La NATO conferma la presenza delle truppe nordcoreane nella regione russa di Kursk. Una prova del “crescente sgomento” da parte di Vladimir Putin, secondo Mark Rutte.
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Il segretario generale della NATO Mark Rutte conferma la presenza di truppe nordcoreane nella regione di confine russa di Kursk dopo un incontro con i servizi segreti sudcoreani.
“Lo spiegamento di truppe nordcoreane rappresenta una significativa escalation del coinvolgimento della Corea del Nord nella guerra illegale della Russia e un’ulteriore violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e una pericolosa espansione della guerra russa” ha affermato il nuovo segretario generale della NATO, aggiungendolo l’impiego di soldati provenienti da altri paesi lo ha dimostrato “disordine crescente” del presidente russo Vladimir Putin, “incapace di continuare il suo attacco all’Ucraina senza il sostegno straniero”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha detto venerdì che i soldati nordcoreani inizieranno a combattere con i russi da domenica nella regione di confine russa di Kursk, facendo temere un’ulteriore escalation della guerra.
“Punire” la coppia Russia-Corea del Nord
Da mesi l’Ucraina cede terreno nelle regioni orientali del Paese, di fronte alle truppe russe, già più numerose e meglio armate, nonostante le pesanti perdite. La Russia ha anche rivendicato questo lunedì la cattura di un nuovo villaggio nell’Ucraina orientale, a sud-est di Pokrovsk. È questa città, che prima del conflitto contava 60.000 abitanti, nel mirino delle forze russe: rappresenta un crocevia logistico fondamentale per l’esercito ucraino e ospita l’unica miniera sotto il controllo ucraino che produce coke, un carbone necessario per la fabbricazione dell’acciaio .
Volodymyr Zelenskyj ha invitato gli occidentali a farlo “punire” il duo Russia-Corea del Nord. Negli ultimi due anni i due paesi si sono avvicinati notevolmente e Pyongyang è stata accusata di fornire munizioni all’esercito russo.
La Corea del Nord, da parte sua, ha assicurato che qualsiasi dispiegamento delle sue truppe in Russia lo sarebbe stato “secondo” al diritto internazionale, senza confermare né smentire la presenza dei suoi soldati, già denunciata nei giorni scorsi da Stati Uniti e Corea del Sud.
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