A settembre l’Arabia Saudita ha attirato più della metà dei finanziamenti per l’avvio delle start-up MENA

A settembre l’Arabia Saudita ha attirato più della metà dei finanziamenti per l’avvio delle start-up MENA
A settembre l’Arabia Saudita ha attirato più della metà dei finanziamenti per l’avvio delle start-up MENA
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RIYADH: L’ecosistema delle startup in Medio Oriente e Nord Africa sta vivendo una crescita significativa, con l’Arabia Saudita che emerge come motore chiave dell’attività di finanziamento.

Secondo un recente rapporto di Rasmal, a settembre le startup MENA hanno raccolto un totale di 328,3 milioni di dollari da 60 aziende, riflettendo la crescente fiducia degli investitori nel talento imprenditoriale della regione.

Questo aumento dei finanziamenti evidenzia il ruolo crescente della regione MENA nel panorama globale delle startup, alimentato da iniziative governative e da una crescente propensione al rischio e all’innovazione nel settore privato.

L’Arabia Saudita ha guidato gli sforzi di finanziamento regionale, assicurando 165,34 milioni di dollari a 13 startup, che rappresentano più della metà del capitale totale raccolto nella regione MENA. Questo investimento significativo sottolinea gli obiettivi strategici di diversificazione economica del Regno delineati nella Vision 2030, che mira a ridurre la dipendenza dal petrolio e promuovere la crescita nei settori della tecnologia e dell’innovazione.

Città come Riyadh e Jeddah stanno emergendo come hub chiave per le startup, supportate da iniziative governative e da crescenti investimenti privati ​​che contribuiscono a un solido ecosistema per la crescita imprenditoriale.

I programmi governativi, tra cui il Fondo per gli investimenti pubblici e varie iniziative di capitale di rischio, sono stati determinanti in questa trasformazione. L’atteggiamento proattivo del governo saudita ha attratto investimenti privati, con società di venture capital, acceleratori e incubatori desiderosi di coltivare talenti locali.

In breve
*Le startup MENA hanno raccolto 328,3 milioni di dollari da 60 aziende a settembre.
*Città saudite come Riyadh e Jeddah stanno emergendo come hub chiave per le startup supportate da iniziative governative.
*Gli Emirati Arabi Uniti sono emersi come un altro attore significativo nell’ecosistema delle startup della regione MENA, con 114,32 milioni di dollari raccolti da 28 aziende.
*L’Egitto ha attirato 25,09 milioni di dollari, principalmente nei settori della tecnologia e dell’innovazione.
*Anche paesi come Bahrein, Oman e Marocco stanno attirando l’interesse degli investitori, sebbene su scala minore rispetto ai leader regionali.

Questi sforzi promuovono un ambiente favorevole per le startup in vari settori come tecnologia, logistica, sanità ed energia, gettando così le basi per una crescita sostenibile a lungo termine.

Gli Emirati Arabi Uniti sono diventati un altro attore significativo nell’ecosistema delle startup della regione MENA, raccogliendo 114,32 milioni di dollari da 28 aziende. Dubai, in particolare, continua ad attrarre investitori con le sue politiche favorevoli alle imprese e il suo status di gateway globale.

A settembre, settori come il fintech, l’e-commerce e la tecnologia immobiliare hanno visto investimenti sostanziali, rafforzando l’impegno degli Emirati Arabi Uniti a diventare leader nella tecnologia finanziaria. Iniziative come il Dubai International Financial Center Innovation Hub hanno svolto un ruolo fondamentale nell’attrarre fondi e talenti nella regione.

Questa crescita evidenzia gli sforzi degli Emirati Arabi Uniti per diversificare la propria economia, ridurre la dipendenza dal petrolio e posizionarsi come un’economia resiliente e guidata dall’innovazione. La varietà dei settori che ricevono investimenti evidenzia anche la strategia di crescita complessiva del Paese volta a costruire un futuro sostenibile e diversificato.

Mentre l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti hanno dominato il panorama finanziario, anche altri paesi della regione si sono mostrati promettenti. L’Egitto ha attirato 25,09 milioni di dollari, principalmente nei settori della tecnologia e dell’innovazione.

L’ecosistema delle startup del Cairo ha beneficiato di iniziative governative progettate per sostenere le piccole e medie imprese, fornendo infrastrutture critiche per le imprese in fase iniziale. Questa crescita avviene in un contesto economico difficile, con l’Egitto che affronta turbolenze dovute all’indebolimento delle politiche monetarie.

Anche paesi come Bahrein, Oman e Marocco stanno attirando l’interesse degli investitori, anche se su scala minore rispetto ai leader regionali. L’attenzione del Bahrein sul fintech e gli investimenti dell’Oman nella logistica e nell’e-commerce indicano che questi paesi intendono stabilire la propria presenza nell’ecosistema regionale. Tuttavia, permangono sfide in paesi come Iraq e Kuwait, dove l’instabilità politica e le barriere normative rendono difficile attrarre capitali di rischio, con conseguente distribuzione non uniforme dei finanziamenti nella regione.

Secondo il rapporto Rasmal, il fintech è diventato il settore più grande a settembre, attirando 134,84 milioni di dollari. Questa elevata concentrazione evidenzia la rapida adozione di soluzioni finanziarie digitali nella regione e la crescente domanda di servizi bancari basati sulla tecnologia. I governi e le imprese stanno dando priorità all’inclusione finanziaria, che sta guidando la crescita del settore.

Anche la tecnologia logistica ha attirato l’attenzione, spinta dalla crescita del commercio elettronico. Man mano che le preferenze dei consumatori si spostano verso lo shopping online, è aumentata la necessità di soluzioni efficienti per la catena di fornitura. SHIFT, una società di tecnologia logistica, si è assicurata il più grande investimento del mese di 83 milioni di dollari, evidenziando la crescente importanza delle infrastrutture per supportare il commercio elettronico e l’evoluzione dei requisiti della catena di fornitura nella regione MENA.

A settembre, le aziende nelle fasi finali dello sviluppo hanno ottenuto la maggior parte dei finanziamenti, ovvero 129,08 milioni di dollari del totale dei fondi raccolti. Questa tendenza indica una crescente preferenza degli investitori per le aziende che hanno dimostrato successo commerciale e scalabilità.

Date le incertezze economiche globali, le aziende in fase avanzata con modelli di business comprovati sono spesso considerate investimenti più sicuri. Ciononostante, le aziende in fase iniziale continuano a svolgere un ruolo vitale nell’ecosistema, con startup in fase iniziale che raccolgono 57,30 milioni di dollari in 33 accordi, dimostrando un continuo interesse per lo sviluppo di nuove idee e imprese emergenti.

La presenza di incubatori e acceleratori sostenuti dal governo rimane fondamentale per sostenere le imprese in fase iniziale, fornendo tutoraggio e infrastrutture per facilitarne la crescita. Tuttavia, il rapporto Rasmal ha evidenziato una significativa disparità di genere nei finanziamenti: i fondatori uomini hanno ricevuto il 96,79% dei fondi raccolti a settembre, mentre le fondatrici hanno ricevuto solo il 3,21%. Questo squilibrio evidenzia le persistenti difficoltà che le imprenditrici devono affrontare nell’accesso al capitale di rischio.

Colmare questo divario richiederà un approccio di investimento più inclusivo, con un maggiore sostegno alle startup guidate da donne. Iniziative come il programma TiE Women MENA mirano a promuovere l’inclusione di genere, ma sono necessarie ulteriori misure per promuovere un panorama imprenditoriale equilibrato e diversificato in tutta la regione.

Tra le startup degne di nota finanziate a settembre figurano Syarah, un mercato automobilistico online che ha raccolto 40 milioni di dollari, e TON, una società fintech che si è assicurata 30 milioni di dollari. Queste aziende illustrano la diversità dei settori che stanno guadagnando terreno, dall’e-commerce automobilistico ai servizi finanziari, evidenziando l’ampiezza delle opportunità per gli investitori nella regione MENA.

Nel complesso, l’ecosistema delle startup della regione MENA è ben posizionato per una crescita continua, grazie all’interesse degli investitori nei mercati chiave e alle politiche governative di sostegno. Tuttavia, le crescenti tensioni geopolitiche potrebbero avere un impatto su questa traiettoria di crescita. È probabile che l’attenzione su fintech e logistica persista, allineandosi alla più ampia trasformazione digitale della regione. Allo stesso tempo, si prevede che altri settori, come la tecnologia sanitaria e le energie rinnovabili, cresceranno, riflettendo il cambiamento delle priorità e le opportunità emergenti.

Le sfide, tra cui il divario di finanziamento di genere e le difficoltà nell’attrarre capitali di rischio in alcuni paesi, rimangono significative. Tuttavia, è probabile che i continui sforzi da parte di governi, investitori e imprenditori per incoraggiare l’innovazione risolvano gradualmente questi problemi.

Questo testo è la traduzione di un articolo pubblicato su Arabnews.com

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