Gilles Lellouche realizza “Love uff!” » e gli va bene

Gilles Lellouche realizza “Love uff!” » e gli va bene
Gilles Lellouche realizza “Love uff!” » e gli va bene
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Lo sognava e lo ha fatto. Gilles Lellouche porta sullo schermo Adoro, uff di Neville Thompson. In questo affresco di quasi 3 ore scoperto al Festival di Cannes, condivide la passione indistruttibile di una coppia interpretata da Mallory Wanecque e Malik Frikah poi da Adèle Exarchopolous e François Civil quando gli eroi sono cresciuti.

“È stato Benoît Poelvoorde a farmi conoscere il libro diciassette anni fa”, confida 20 minuti. Da allora volevo adattarlo perché impazzivo per questo libro ma non ne avevo i mezzi. Il romanzo è rimasto nella mia mente per tutti questi anni. » Gilles Lellouche si è dedicato alla carriera di attore prima del successo Bagno grande rimescolare le carte. “Mi sono detto che se non avevo colto l’occasione per lanciare questo progetto che mi stava così a cuore, era perché ero un imbecille. Ho tirato fuori il mio sogno e ho iniziato. »

È ora di scrivere

Gilles Lellouche si è preso il tempo per rifinire la sua storia con l’aiuto di Audrey Diwan, Ahmed Hamidi e Julien Lambrochini alla sceneggiatura. Ci sono voluti quasi quattro anni per raggiungere questo obiettivo. “Tendo a lavorare e slegare, desideroso di esplorare tutte le strade possibili”, ammette Gilles Lellouche. Finché sono parole su uno scenario, possiamo permettercelo. Le parole non costano nulla. E poi ho potuto permettermi questo lusso perché avevo accanto il mio lavoro di attore”.

Gilles Lellouche dopo la sua intervista a “20 Minutes”-Caroline Vié

Il risultato faraonico vibra della passione di Gilles Lellouche per la settima arte. È un’opera ricca, generosa, che ricorda una valigia sulla quale bisogna sedersi per chiuderla dopo averla riempita troppo. “È stata tutta la mia cinefilia a venire fuori in un colpo solo, perché avevo delle immagini molto precise”, ammette Gilles Lellouche. C’erano anche scene su cui avevo fantasticato, che non esistevano nel libro, ma che avevo inventato mentre vagavo sull’argomento.

Un film che gli somiglia

Adoro, uff è costellato di frammenti di coraggio galvanizzante. Risse, inseguimenti e numeri musicali si susseguono con palpabile entusiasmo e complicità degli attori. Oltre alle coppie, sono particolarmente notevoli Benoît Poelvoorde come mentore della mafia e Jean-Pascal Zadi come migliore amico. “Infatti mi sono detto, beh, hai 51 anni, farai questo film”, ammette il regista. Volevo avere un gesto che fosse ampio. Volevo creare un affresco, un grande balletto. Volevo fare un grande spettacolo. E così mi sono divertito molto.

Questo film che Gilles Lellouche porta con sé da tanto tempo sarà finalmente scoperto dal pubblico. “È meno violento di quanto immaginassi, ma somiglia molto a quello che avevo in mente”, ammette. Credo di aver fatto un film che mi somiglia: fantasioso e romantico. Credo che Adoro, uff è coerente con l’uomo che sono”. Ci lasciamo trasportare in questo vortice appassionato i cui punti deboli – una certa lentezza e un lato a volte un po’ scontroso – contribuiscono sorprendentemente al fascino. Senza dimenticare l’emozione che suscita questo “uff amore”.

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