Il presidente camerunese Paul Biya, 91 anni, è in buona salute, ha detto il governo in una dichiarazione martedì, definendo le diffuse notizie contrarie “pura fantasia”.
Il signor Biya non è stato visto in pubblico da quando ha partecipato a un forum Cina-Africa a Pechino all’inizio di settembre. La sua mancata presentazione come previsto al vertice in Francia lo scorso fine settimana ha alimentato la speculazione che il novantenne non stesse bene.
“Sui media convenzionali e sui social network sono circolate voci di ogni tipo sullo stato di salute del presidente”, ha dichiarato il portavoce del governo René Sadi. “Il governo afferma inequivocabilmente che queste voci sono pura fantasia… e con la presente nega formalmente.”
I partiti di opposizione e i gruppi della società civile hanno chiesto un aggiornamento sullo stato di salute del signor Biya e sulla sua posizione esatta.
Dopo Pechino, il signor Biya ha fatto una visita privata in Europa, ha detto il signor Sadi. “Il capo dello Stato gode di buona salute e tornerà in Camerun nei prossimi giorni.
In assenza di un chiaro piano di successione, la morte di Biya porterebbe a ulteriori disordini politici nell’Africa centrale e occidentale, che ha visto otto colpi di stato dal 2020 e diversi altri tentativi militari di rovesciare i governi.
La sua recente assenza dall’incontro dei leader dei paesi francofoni a Parigi è stata oggetto di molti commenti durante i due giorni dell’evento, secondo tre ministri africani non camerunesi presenti.
“Ha più di 90 anni, non si occupa di attualità da molto tempo, ma se muore la situazione rischia di sfuggire al controllo”, ha detto uno dei ministri, parlando in condizione di anonimato.
“Nessuno si era preparato per quello che accadde dopo. Non sappiamo come sarebbe il Camerun senza Paul Biya.”
Il Camerun, produttore di cacao e petrolio, che ha avuto solo due presidenti dalla sua indipendenza dalla Francia e dalla Gran Bretagna nei primi anni ’60, è nella morsa di una guerra secessionista che ha provocato migliaia di morti e di una violenta insurrezione di Boko Haram nel nord del paese.
