“Quattro in Twingo con pale e picconi”: questo rivierasco racconta la sua folle ricerca del Gufo d’Oro

“Quattro in Twingo con pale e picconi”: questo rivierasco racconta la sua folle ricerca del Gufo d’Oro
“Quattro in Twingo con pale e picconi”: questo rivierasco racconta la sua folle ricerca del Gufo d’Oro
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Quando era piccolo, Pierre amava risolvere enigmi. Essendo cresciuto, questo Carrossois di 40 anni non ha perso nulla della sua anima infantile. Da 4 anni è uno delle migliaia di apprendisti di Indiana Jones impegnati nella misteriosa caccia al tesoro “Sulle tracce del Gufo d’Oro”.

Lanciato 31 anni fa da un certo Max Valentin (vero nome Régis Hauser), questo gioco a grandezza naturale consisteva nel trovare una statuetta di gufo, del valore di 150.000 euro, sepolta a 80 cm di profondità da qualche parte in Francia. Per questo, un libro, “Sulle tracce del Gufo d’Oro”elencati undici puzzle, illustrati da Michel Becker. Dalla morte del mandante della caccia, è quest’ultimo il custode della soluzione e questo giovedì ha potuto annunciarne ufficialmente l’esito. Una rivelazione che riempì di gioia la Riviera Pierre, “gufo” convinto dal 2020. “Avevo paura di non ricevere mai risposta! Sono così felice, finalmente sapremo dov’era!”esulta.

“Abbiamo trascorso alcune sere lì, rendendoci improvvisamente conto che erano le 5 del mattino.”

Per questo fanatico di Carrossois, tutto è iniziato con un video di Fabien Olicard, pubblicato il 5 agosto 2020 su YouTube. L’illusionista francese presenta la folle caccia al tesoro che va avanti ormai da 27 anni. Pierre si tuffa: “Mi sono detta: fantastico, devo fare questa cosa!” Sul Web trova il PDF del libro di Max Valentin e si immerge negli enigmi. “All’inizio non ne capivo nienteride. E poi una sera ho guardato il primo ed era piuttosto semplice. Si trattava di mettere in ordine una sequenza basandosi sulla tavola cromatica dei colori utilizzata dai designer di computer grafica.” Risolto il primo mistero, l’informatico viene ufficialmente morso.

Nel tempo libero, la sera, nelle pause di lavoro, continua la sua ricerca, meticolosamente. 2 anni fa, la sua compagna Aurélie, psicologa della città, si è unita a lui nell’avventura. “Abbiamo trascorso alcune serate lì, realizzando all’improvviso che erano le 5 del mattino e forse dovremmo andare a letto. Ma la maggior parte delle volte mi limito a esprimere la mia opinione sulle teorie di Pierre.”scherza. “La caccia al tesoro è un po’ insidiosa, perché c’è sempre un modo per trovare 1.000 coincidenze che corrispondono a un sacco di posti”, abbonda quest’ultimo.

Non appena è stato risolto il primo degli 11 enigmi del libro “Sulle tracce del gufo d’oro”, la Riviera si è appassionata al gioco. Foto DR.

4 su una Twingo con pale e picconi…

Per la coppia, il culmine di questa ricerca avviene il 31 dicembre 2022. Quel giorno, convinti di aver localizzato il gufo d’oro ad Avallon, una modesta cittadina a un centinaio di chilometri da Digione, Pierre, Aurélie e due amici si imbarcano “quattro su una Twingo con pale e picconi” per un Capodanno straordinario.

“Abbiamo organizzato una spedizione, affittato un Airbnb. Il problema era che avevamo la città ma non sapevamo esattamente dove fosse sepolto il gufo.. Una volta lì, ci siamo accorti che, da una certa montagna, se guardavi il campanile, dava qualcosa…”ricorda Pierre. “Eravamo super emozionati, è stato soprattutto molto, molto divertente”rimbalza Aurelie.

Alle 18, quando si avvicina lo scoccare della mezzanotte, ecco l’allegra combriccola di rivieraschi che guada il fango del Bois Dieu, il bosco comunale che confina con la città. “Ma per poter scavare, il libro indica chiaramente che bisogna trovare il luogo con una precisione millimetrica. E noi non lo avevamo proprio… Così, abbiamo lasciato perdere i picconi e siamo andati a trascorrere il Capodanno a Digione. “sorride Aurélie. Un ricordo da antologia.

Una curiosa esplorazione della sfera cospiratoria

Risolto il mistero, Pierre ha già un po’ di nostalgia quando ricorda queste serate trascorse su forum oscuri o su Discord a scambiare con la gente. “Carino” E “gufi”. Un esperimento quasi sociologico… Molti teorici della cospirazione apertamente [qui croient au fait que la Terre est plate] erano ossessionati da Dabo, un comune della Mosella. Lì si scava da 25 anni, al punto che il sindaco alla fine ha detto basta. È stato davvero pazzesco vedere queste persone scambiarsi opinioni online, mi hanno fatto ridere un sacco”dice scherzosamente. A Dabo, un ristorante porta addirittura il nome di La chouette d’Or.

Mappe, libri… Pierre ha investito un centinaio di euro per la sua ricerca. Foto DR.

“Sono molto più bravo in geografia!”

Quando arriva il momento di riporre le mappe della Francia che ha comprato e scarabocchiato per la sua esplorazione, Pierre, che ha anche levigato Google Earth per effettuare ricerche a distanza in diversi angoli della Francia, ricorda solo gli aspetti positivi. “Strasburgo, Metz, Digne, la Route Napoléon… Tutti questi angoli non hanno più segreti per me. Di conseguenza, sono molto più bravo in geografia”.esulta chi non ha mai avuto l’idea fissa di mettere le mani sul bottino. “Ho condiviso quello che ho trovato su Facebook, principalmente per l’emozione della ricerca, è stato divertente…” E concludono Aurélie e Pierre, bravi giocatori: “Congratulazioni ai vincitori e soprattutto ai creatori del gioco.”

La ricerca ha tenuto con il fiato sospeso Pierre e la sua compagna Aurélie, che soprattutto “hanno riso molto”. Foto DR.

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