Tiny Real, immensa impresa del Lille

Tiny Real, immensa impresa del Lille
Tiny Real, immensa impresa del Lille
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Il gioco: Tanta gioia, poche emozioni

Il risultato di questo Lille-Real Madrid piacerà soprattutto al calcio francese e ancor di più al pubblico di Pierre-Mauroy. Ma per le scintille, torneremo. Jonathan David ha segnato l’unico gol della partita su rigore trasformato con grande compostezza, uno degli unici tre tiri in porta per i locali in questa partita. Ma per il resto i Mastini hanno fatto tutto bene, tecnicamente, nell’impegno, senza essere assolutamente brillanti, contro il Merengue che forse ha regalato una delle loro peggiori prestazioni in Coppa dei Campioni degli ultimi anni. Ciò era necessario per porre fine a una serie di invincibilità di 36 partite in tutte le competizioni.

Carlo Ancelotti aveva chiaramente scelto l’undici titolare sbagliato e ha reagito troppo tardi. L’ingresso di Kylian Mbappé non ha portato nulla, ma l’ingresso molto più dinamico di Arda Güler ha dimostrato che c’era molto di meglio da fare. Lucas Chevalier ha affrontato l’apparente risveglio del Real Madrid nel finale di gara, mentre l’occasione di Endrick in avvio di gara è stata per lungo tempo l’unica vera situazione del Real. Il club del Nord ha avuto il merito di gestire il momento da adulto, senza tremare, senza concedere nulla e con le armi del momento, mentre Angel Gomes è stato notevolmente squalificato.

I giocatori: Imperial Knight, Unforgivable Vinicius e Bellingham

Lucas Chevalier è stato il grande uomo dietro questa impresa del Lille. Il portiere del Lille si è alzato davanti a Endrick alla prima occasione della partita (19esimo), prima di effettuare tre parate in cinque minuti alla fine della partita. Edon Zhegrova ha dimostrato ancora una volta le sue doti tecniche, Benjamin André ha rassicurato tutti a centrocampo.

Di fronte, Vinicius Junior e Jude Bellingham, spettrali, evidentemente non stavano giocando una partita di Champions League. Intanto in panchina bighellona Rodrygo, lui che non è mai entrato in campo.

Il fattore X: tre parate valgono tre punti

I tre interventi di Lucas Chevalier nel finale di gara hanno pesato tantissimo, tantissimo sull’ago della bilancia. Gli Habs hanno vinto contro Bellingham (86esimo), Rüdiger (87esimo) e poi Güler (90esimo) nell’unico momento micro-alto per il Real Madrid mercoledì. O come evitare l’eterno ritornello del Real che non brilla ma comunque non riesce a cavarsela. Un cannoniere presente nei grandi momenti, un grande portiere: la ricetta eterna è attuale ancora oggi.

Allo stato: 3

Bruno Genesio è diventato il… terzo allenatore a battere Pep Guardiola, José Mourinho e Carlo Ancelotti nelle competizioni europee, dopo Diego Simeone e Jürgen Klopp. “Pep” Genesio raramente è stato all’altezza del suo soprannome.

Il dichiarato: Bruno Genesio (Canal+)

La cosa più importante è quello che ha fatto la squadra. Bisogna fare tutto alla perfezione, avere un portiere che para quando serve. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, abbiamo messo in difficoltà il Real. Eravamo solidi e uniti. È un’ottima seta per tutti.

La domanda: dovremmo qualificare questo risultato?

Il Real Madrid ci ha regolarmente abituato, anche durante le sue (numerose) campagne vittoriose, a vittorie minimaliste, o addirittura non sempre razionali, in Champions League. Ma mercoledì il Merengue ha offerto contenuti penosamente scadenti. Né i giocatori, né Carlo Ancelotti, sembravano sapere dove stavano andando. E se davvero volessero esserci.

Ma non cadremo nella trappola di minimizzare questa autentica impresa del Lille. Prima di affrontare i Mastini, il Real aveva perso solo contro tre club francesi in tutta la sua storia: il Nizza, una volta (nel… 1960), il PSG di Weah o Mbappé, quattro volte, e l’OL, tre volte. Quello stesso Real che, vincitore di sei delle ultime undici edizioni della Champions League, non aveva perso in 14 partite in C1. Un gigante d’Europa. La migliore squadra del mondo, semplicemente.

Jonathan David e il Lille hanno sconfitto il grande Real Madrid

Credito: Getty Images

I Mastini hanno inevitabilmente sentito prima o poi questo peso della storia. Ma non è mai sembrato loro troppo pesante. In ogni caso non per David, che con assoluta serenità trasforma il suo rigore. Né per Zhegrova, che ha giocato in C1 come in Ligue 1. E che dire del giovanissimo Ayyoub Bouaddi, che mercoledì ha festeggiato i suoi 17 anni, e che ha giocato con molta personalità?

E poi, dobbiamo ricordare da dove vengono questi ragazzi del Lille che, dopo un inizio di stagione attraente, hanno perso quattro volte di seguito, hanno sprecato due gol di vantaggio contro lo Strasburgo e hanno subito l’ira del loro presidente Olivier Létang. L’ingresso nella competizione contro lo Sporting (sconfitta per 2-0) aveva delineato i contorni di un campionato forse molto difficile. Ma mercoledì Bruno Genesio aveva un piano con il suo 3-5-2 che nelle ultime settimane è stato talvolta criticato. I suoi giocatori lo hanno seguito. E hanno fatto bene.

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