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350 persone manifestano contro il WEF nei Grigioni

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L’obiettivo fondamentale di Strike WEF è la critica al capitalismo. Negli ultimi anni anche la richiesta di giustizia climatica è diventata centrale. Su uno striscione a Küblis si leggeva “WEF green washing made in Switzerland”.

Partecipanti da tutta Europa

La maggior parte dei giovani critici del capitalismo provenivano dalla Svizzera e dalla Germania nei Grigioni. Ma manifestanti provenienti da Belgio, Portogallo, Inghilterra e persino dal Perù si sono recati in Prettigovia in pieno inverno.

“Naturalmente potrebbero esserci ancora più partecipanti, ma siamo soddisfatti di questo numero”, ha detto il portavoce. Con 350 persone, il numero dei partecipanti alla marcia è più o meno lo stesso dell’anno scorso.

Portavano cartelli di cartone su cui chiedevano la tassazione dei “ricchi” e lo smantellamento del “capitalismo colonialista”. Sugli striscioni si leggeva “Bruciare il sistema”, “viva l’anarchia” e “mangiare i ricchi”. Nonostante queste reminiscenze anarchiche, Strike WEF prende le distanze dalla violenza. “Siamo esplicitamente un movimento non violento”, ha sottolineato il portavoce.

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Di nuovo sulla strada cantonale

Gli organizzatori sono soddisfatti anche del percorso escursionistico autorizzato dalle autorità grigionesi. Mentre nelle ultime tre edizioni del World Economic Forum il corteo Strike-WEF doveva accontentarsi di sentieri ed entrare a Davos in treno, quest’anno i manifestanti possono marciare ancora una volta in modo visibile lungo la strada cantonale fino a Klosters. Possono così entrare a Davos su strada, cosa che attira il pubblico.

Sciopero Il WEF si è difeso con successo davanti al Tribunale federale contro il divieto di accesso alla strada cantonale. Secondo il tribunale, spostare completamente l’«escursione invernale» fuori dalla strada cantonale costituirebbe un attacco sproporzionato alla libertà di espressione e di riunione. Questi diritti fondamentali includono, in una certa misura, il diritto di utilizzare il dominio pubblico per manifestazioni con effetto convincente. Le autorità hanno poi rivisto le loro direttive.

Dopo aver trascorso la notte in una palestra a Klosters, gli scioperanti del WEF arrivano domenica a Davos e nel pomeriggio partecipano alla manifestazione organizzata dalla Gioventù socialista svizzera sulla Piazza della Posta. Con lo sciopero per il clima e il Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsA) manifesteranno con forza contro l’“incontro internazionale dei lobbisti capitalisti” che si svolgerà dal 20 al 24 gennaio nella città alpina.

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