l’essenziale
L’accordo definitivo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas ha ricevuto l’autorizzazione del governo israeliano. La tregua dovrebbe iniziare domenica 19 gennaio. I primi ostaggi verranno rilasciati in cambio di detenuti palestinesi.
Era il via libera finale che mancava. Sabato mattina il governo israeliano ha dato il via libera definitivo all’accordo di cessate il fuoco con Hamas nella Striscia di Gaza. Il Consiglio dei ministri ha approvato il piano, nonostante l’opposizione dei ministri di estrema destra. La tregua entrerà in vigore domenica 19 gennaio alle 7:30, ora di Parigi. Hamas ha già annunciato di aver approvato i termini dell’accordo e di impegnarsi a rispettarli.
L’accordo prevede in una prima fase di sei settimane il rilascio di 33 ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023. Tra loro due francesi: Ofer Kalderon, 54 anni, e Ohad Yahalomi, 50 anni. In cambio, Israele ne rilascerà 737 Prigionieri palestinesi. Domenica dovrebbero avvenire le prime liberazioni degli ostaggi. Venerdì le autorità israeliane hanno designato 95 detenuti da rilasciare domenica, la maggior parte donne e minori. Secondo due fonti vicine ad Hamas, il primo gruppo sarebbe composto da tre donne israeliane.
Sono stati allestiti tre punti di accoglienza al confine con Gaza, da dove gli ostaggi, curati dai medici, verranno portati negli ospedali.
Leggi anche:
Tregua Israele-Hamas: cosa sappiamo dei 33 ostaggi a Gaza e del loro rilascio
L’esercito israeliano continua i suoi attacchi
In attesa dell’inizio della tregua, prevista per domenica, alla vigilia dell’insediamento di lunedì del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, l’esercito israeliano ha continuato i suoi attacchi aerei sul territorio palestinese, provocando da mercoledì più di 100 morti, secondo i servizi di emergenza.
La fine definitiva della guerra?
Annunciato mercoledì dal Qatar e dagli Stati Uniti, l’accordo è stato sbloccato alla vigilia del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca lunedì ed è il risultato di laboriose trattative. Questo accordo mira a portare alla fine “alla fine definitiva della guerra” che ha causato decine di migliaia di morti nel devastato territorio palestinese in più di 15 mesi, secondo il primo ministro del Qatar, Mohammed ben Abdelrahmane Al-Thani.
Leggi anche:
COLLOQUIO. La tregua Israele-Hamas ancora incerta: per Charles Enderlin “è la prima volta che si può parlare di un barlume di speranza”
La guerra, che ha causato a Gaza un livello di distruzione “senza precedenti nella storia recente”, secondo l’ONU, è stata innescata il 7 ottobre 2023 dal sanguinoso attacco di Hamas sul suolo israeliano. Ha provocato la morte di 1.210 persone da parte israeliana, la maggior parte delle quali civili. Delle 251 persone rapite, 94 sono ancora ostaggi a Gaza e, secondo l’esercito, 34 sarebbero morte. Secondo i dati del Ministero della Sanità del governo di Hamas, almeno 46.876 persone, per la maggior parte civili, sono state uccise nella campagna militare di ritorsione israeliana a Gaza.
Related News :