ex presidente sotto mandato d’arresto per “traffico” di minori

Venerdì un giudice boliviano ha ordinato l’arresto dell’ex presidente Evo Morales (2006-2019) per “traffico” di minore, dopo che non si era presentato per la seconda volta a un’udienza.

“È stato ordinato un mandato d’arresto contro l’imputato”, ha dichiarato Nelson Rocabado, giudice di Tarija (sud), durante l’udienza trasmessa dal canale nazionale Bolivia TV.

Il primo capo di Stato boliviano di origine indigena, Evo Morales, è accusato di “traffico” di minore a causa di un presunto accordo concluso con i suoi genitori.

Secondo l’accusa, Evo Morales, 65 anni, avrebbe intrattenuto una relazione con questa minorenne nel 2015, dalla quale sarebbe nata una figlia un anno dopo, con il consenso dei genitori in cambio di benefici.

L’ex presidente si considera vittima di una “guerra legale” orchestrata dal governo dell’attuale capo dello Stato Luis Arce, suo ex alleato e ora rivale per la nomina del partito di sinistra al potere in vista delle presidenziali. elezioni dell’agosto 2025.

Evo Morales non si era già presentato all’udienza prevista per martedì su questo caso. I suoi avvocati hanno poi presentato un certificato medico per giustificare la sua assenza. Secondo il pubblico ministero Sandra Gutierrez, nel documento si parla di broncopolmonite e possibile bradicardia. Venerdì è stata poi annunciata una nuova udienza.