Concretamente, l’ordinanza di proroga si riferisce ai veicoli diesel Euro 6 e benzina Euro 3. Questi tipi di veicoli potranno circolare a Bruxelles fino al 2028. Le auto diesel Euro 5 e benzina Euro 2 – interessate dal rinvio di due anni – non compaiono nel testo votato al parlamento di Bruxelles lo scorso ottobre. Secondo Bral si tratta di circa 36.000 automobili immatricolate a Bruxelles e poco più di 8.000 veicoli commerciali.
“Dal punto di vista legale, ciò significa che tutti questi veicoli sono in violazione”, continua Tim Cassiers. I possessori di diesel Euro 5 e benzina Euro 2 riceveranno avvisi? Secondo Bral: no. L’amministrazione regionale (Bruxelles Environnement) non avrebbe interesse a creare ulteriore confusione nella mente degli automobilisti.
Il testo va però corretto. Anche per questo è necessaria la maggioranza nel parlamento di Bruxelles. È quanto chiede anche il ministro dell’Ambiente di Bruxelles, Alain Maron (Ecolo). “All’epoca avevamo segnalato i rischi legali di un’operazione del genere. Le tappe fondamentali della LEZ che figurano nel decreto in questione, così come tutte le misure di sostegno, sono il risultato di un lungo processo di consultazione e analisi. L’improvvisa modifica, prima delle elezioni comunali, tramite l’ordinanza, senza previa consultazione, senza il parere della task force LEZ, senza il parere dell’amministrazione e senza il parere del Consiglio di Stato sulla validità giuridica del sistema era stata considerata come una approccio molto rischioso. Ciò induce visibilmente ciò che si temeva: la fretta e la mancanza di consultazione portano a una profonda insicurezza giuridica, a scapito dei cittadini”.commenta il ministro. Chi chiede “gli autori dell’ordinanza di depositare al più presto un testo correttivo di sicura solidità giuridica, per chiarire la situazione giuridica e uscire dall’imbroglio.”
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