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il sistema è stato prorogato per due anni

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“Mi sembra che si tratti di una misura di semplificazione gradita, estremamente popolare e del tutto logica”, ha dichiarato il ministro delle Piccole e medie imprese, Véronique Louwagie.

Pubblicato il 14/01/2025 19:07

Aggiornato il 14/01/2025 19:16

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Una donna si prepara a fare la cassa in un supermercato a Caluire-et-Cuire (Rodano), 15 novembre 2024. (ANTOINE BOUREAU / HANS LUCAS / AFP)

Pasta, burro, farina acquistati in “buoni ristorante” al supermercato: questa possibilità, concessa in via eccezionale dai tempi del Covid per sostenere il potere d’acquisto, è stata prorogata fino alla fine del 2026 dal Parlamento. Dopo l’Assemblea Nazionale di fine 2024, il Senato ha adottato in larga maggioranza, per alzata di mano, questo disegno di legge volto ad estendere l’utilizzo dei buoni pasto per la spesa al supermercato.

Questo testo dovrebbe essere esaminato al Senato a metà dicembre se il governo di Michel Barnier non fosse stato rovesciato. Ma la censura ha respinto il dibattito. Conseguenza: dal 1° gennaio 2025 non è più possibile acquistare prodotti alimentari che necessitano di essere preparati al supermercato, a differenza dei prodotti direttamente consumabili come panini o insalate. Da qui la necessità di legiferare rapidamente per ripristinare questa esenzione. E i senatori lo hanno fatto, preoccupandosi di adottare il testo negli stessi termini dei deputati, che pone fine all’iter parlamentare e consentirà una rapida promulgazione.

“Mi sembra che abbiamo qui una misura di semplificazione gradita, estremamente popolare e del tutto logica”ha affermato il ministro delle Piccole e medie imprese, Véronique Louwagie. Si è detta soddisfatta di questa adozione definitiva che permetterà di farlo “porre fine nel più breve tempo possibile alla situazione di incertezza e imbarazzo che vivono oggi i consumatori”.

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