Pubblicato il 25 dicembre 2024 alle 18:45
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“Non ci sono ostacoli, l’unico ostacolo è la meta, cammina senza meta”, scriveva Francis Picabia (1879-1953). Un modo di proclamare la libertà dell'arte, l'assenza di responsabilità (tranne forse quella politica), le gioie dell'esplorazione, una modestia venata di irriverenza e umorismo, uno spirito dadaista che apre tutte le possibilità.
Quando si incontra John Armleder, Francis Picabia è un nome che emerge spesso nelle conversazioni. E se c’è un modo – tra tanti altri senza dubbio – per far luce sull’opera del celebre ginevrino che, nel 1986, rappresentò la Svizzera alla Biennale di Venezia, l’autore di Gesù Cristo Rastaquouèrepoeta, pittore e appassionato di auto da corsa potrebbe essere una strada da seguire.
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