Dieci delle 31 strutture ricettive turistiche che non rispettano la legge condannata a chiudere per un mese o due mesi continuano ad aprire le porte, calpestando così la decisione di Farid Chourak, wali della regione Marrakech-Safi e governatore della prefettura della città ocra.
Questi riad continuano ad offrire i loro servizi nel modo consueto, sfidando così apertamente le decisioni dei Wali della regione. È quanto hanno osservato venerdì sera i servizi di sicurezza del quinto distretto di polizia, che hanno redatto dei rapporti, in attesa dell’adozione delle misure necessarie nei confronti degli stabilimenti interessati, Kech24.
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La settimana scorsa, Farid Chourak, Wali della regione Marrakech-Safi e governatore della prefettura di Marrakech, ha ordinato la chiusura di 31 alloggi, tra cui alberghi e pensioni, a seguito di operazioni di controllo effettuate da commissioni miste composte da rappresentanti delle autorità locali, del comune urbano e sicurezza nazionale, per verificare il grado di conformità degli stabilimenti ai testi legislativi che ne regolano le attività.
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Sono state rilevate numerose infrazioni, tra cui il mancato rispetto degli orari di chiusura stabiliti dalla legge, i disagi causati ai residenti locali, il mancato rispetto della quiete pubblica, nonché altre pratiche immorali che danneggiano la reputazione della città e hanno un impatto negativo sul settore del turismo.
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