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Quasi 2.700 posti di lavoro direttamente minacciati: la formazione del governo è in ritardo a Bruxelles… e questo ha delle conseguenze

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Quattro associazioni che rappresentano le imprese sociali incaricate per l’integrazione (ESMI) a Bruxelles hanno lanciato l’allarme questo lunedì. Secondo loro, quasi 2.700 posti di lavoro sono direttamente minacciati in 106 aziende.

Quattro associazioni che rappresentano le imprese sociali incaricate per l’integrazione (ESMI) a Bruxelles hanno lanciato lunedì l’allarme con urgenza: in assenza di una decisione del governo di Bruxelles durante la sua ultima sessione prima di Natale, più di 2.700 posti di lavoro diretti sono direttamente minacciati in 106 aziende di questo paese. genere e rischiano di scomparire dal 1° gennaio.

Tagli al bilancio

Secondo la Federazione di Bruxelles delle imprese di integrazione socioprofessionale (FéBISP), il suo omologo di lingua olandese FeBIO, RESSOURCE e ConcertES, il governo di Bruxelles in materia di attualità tarda, da molte settimane, ad assumersi le proprie responsabilità e espone gli ESMI a taglia le questioni di bilancio che semplicemente ne minacciano la sopravvivenza.

Se questa situazione persiste, migliaia di beneficiari, ma anche di lavoratori nell’integrazione socio-professionale, perderanno il loro lavoro o la loro opportunità di formazione a partire dal 1° gennaio 2025, aggravando ulteriormente le disuguaglianze sociali e l’esclusione a Bruxelles. Oltre ai 2.700 posti di lavoro minacciati, un centinaio di imprese di integrazione socioprofessionale rischiano semplicemente di fallire.

Potrebbe costare due o tre volte di più

Per queste associazioni rappresentative è urgente che i leader politici, siano essi impegnati nell’attualità o impegnati nei negoziati per la formazione del futuro governo, prendano decisioni che rispondano alle sfide che Bruxelles deve affrontare. La decisione di prendere”potrebbe costare alla Regione da due a tre volte di più“, nel giro di pochi mesi.

Da parte sua, il ministro uscente dell’Occupazione e della Formazione professionale di Bruxelles, Bernard Clerfayt (DéFI), ha chiarito di aver lavorato per settimane per una soluzione al problema. Secondo lui, giovedì il governo dell’Attualità ha raggiunto un accordo per prolungare di un anno il mandato delle imprese sociali che hanno ricevuto il mandato per l’integrazione.

Il signor Clerfayt ha tuttavia ricordato che spetterà al prossimo governo prendere una decisione più duratura.

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