Si aspettava la loro parola. Il Festival di Cannes, l'Académie des César, il Festival del cinema americano di Deauville, l'Académie des Molières e l'organizzazione UniFrance sono stati ascoltati lunedì 2 dicembre al Palais-Bourbon, nell'ambito della commissione d'inchiesta sulle violenze commesse nel settori del cinema, dell'audiovisivo, dello spettacolo dal vivo, della moda e della pubblicità.
Voluta dall'attrice Judith Godrèche, figura del movimento #metoo in Francia, questa commissione parlamentare è stata creata a maggio. Con un obiettivo: fare luce sulla violenza sessuale e di genere nelle professioni culturali; e far emergere proposte concrete per combatterli. Dopo trentacinque ore di udienza e settanta professionisti interrogati, la commissione è stata sepolta dallo scioglimento dell'Assemblea nazionale il 9 giugno. Fu finalmente formato un nuovo gruppo di lavoro e le udienze ripresero il 5 novembre.
Dinanzi ai deputati, il 2 dicembre, i rappresentanti di queste istituzioni hanno illustrato le misure adottate per combattere la violenza sessuale e di genere dall'emergere di #metoo, nel 2017. La presidente del Festival di Cannes, Iris Knobloch, discute della creazione di un unità di ascolto e nomina di rappresentanti per le molestie in seguito alle rivelazioni sul produttore americano Harvey Weinstein. Patrick Sobelman, presidente dell'Académie des César, e Ariane Toscan du Plantier, vicepresidente, ripercorrono i sistemi messi in atto durante la cerimonia, come il “Mancata evidenziazione delle persone condannate o incriminate” (in vigore dal 2023) o la distribuzione di volantini di sensibilizzazione.
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Ma, sono tutti d’accordo, questi strumenti di prevenzione restano insufficienti per combattere la violenza nel cinema. La questione della segretezza è apertamente discussa. “Sono convinto che permane la paura economica di testimoniare, di perdere il lavoro, di perdere i propri mezzi finanziarie osservato da Iris Knobloch. Dobbiamo rafforzare le cellule di ascolto e di sostegno alle vittime. Il settore ha fatto passi da gigante, ma credo che abbiamo ancora molta strada da fare. »
“Moltiplicare i contropoteri”
Dopo l'inventario delle rispettive politiche di prevenzione, la deputata (Parigi, Ecologista e Sociale) Pouria Amirshahi sposta la discussione sulla responsabilità collettiva di queste istituzioni nella lotta contro la violenza sessuale e di genere: “È nel mondo del cinema che nasce #metoo. Tu sei il punto di partenza di questa rivoluzione. Hai fatto degli esempi – i referenti, le carte – tante cose che devono essere fatte (…)ma, in fondo, in quale momento la grande famiglia del cinema ha portato un messaggio grande e unito, dicendo: è finita, non succederà più così? »
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