Il Libano e Hezbollah avrebbero accettato il piano americano di cessate il fuoco

Amos Hochstein, inviato del presidente Biden incaricato dei negoziati per un cessate il fuoco in Libano, è atteso a Beirut, forse già martedì, per ricevere la risposta ufficiale del Libano alla proposta americano-israeliana. Secondo il canale libanese LBCI, il Libano e Hezbollah hanno già trasmesso il loro accordo di principio al piano americano. Nonostante l’intensificarsi degli attacchi israeliani nella periferia sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah, un alto funzionario israeliano ha dichiarato: “Un accordo è sul tavolo. Le discussioni si svolgono dietro le quinte. L’aumento degli scioperi è un sintomo del tentativo per raggiungere un accordo.”

Fonti libanesi citate dal quotidiano saudita Al-Sharq Al-Awsat indicano che il presidente del parlamento Nabih Berri e il suo team stanno mantenendo i contatti con Hochstein per presentare a Israele la versione finale della loro risposta. Secondo queste fonti, “la risposta non sarà negativa, ma conterrà osservazioni”.

Allo stesso tempo, i media libanesi riferiscono che un attacco attribuito a Israele a Mar Elias, Beirut, ha ucciso un alto comandante del “Fronte meridionale” di Hezbollah, Mohammed Madi, responsabile delle operazioni della sua unità.

L’esercito israeliano ha inoltre confermato di aver eliminato Mohammed Afif, portavoce di Hezbollah, in un attacco aereo a Beirut. Secondo la dichiarazione militare, “Afif si è unito a Hezbollah negli anni ’80 ed è diventato una figura centrale nell’organizzazione, influenzandone notevolmente le attività militari. Era in contatto con alti funzionari per la promozione, la pianificazione e la direzione delle “operazioni militari”.

Si prevede che le autorità libanesi cercheranno chiarimenti sulla libertà d’azione promessa a Israele in un documento collaterale tra Israele e Stati Uniti, che non rientrerebbe nell’accordo principale. Il Libano rifiuta di concedere a Israele libertà d’azione sul suo territorio in caso di violazione dell’accordo. Fonti diplomatiche citate dai media libanesi esprimono però “seria preoccupazione che Netanyahu finisca per respingere il piano”.