Rimbalzo nel caso dei pacchi intrappolati a Ginevra. Il secondo sospettato è stato rilasciato venerdì, un mese dopo che anche il fratello minore era coinvolto nel procedimento, ha annunciato venerdì pomeriggio la procura della Confederazione (MPC). I due fratelli di 26 e 32 anni, arrestati a dicembre a Ginevra e nel Vallese, erano sospettati di essere collegati all’esplosione di due pacchi bloccati contro i dipendenti di Patek Philippe.
Sono stati avvisati di tentativi di estorsione e ricatto, tentato omicidio, messa in pericolo della vita altrui e uso di esplosivi. Le esplosioni avevano provocato due feriti. Un uomo per primo, in agosto, nel quartiere di Saint-Jean. Poi, a novembre, a Grange-Canal, una ragazzina di 12 anni è stata gravemente colpita all’addome.
Mercoledì una nuova scoperta
Per quanto riguarda il secondo sospettato, “l’MPC ritiene oggi, dopo intense indagini condotte dalla polizia, che non vi sia più alcuna necessità di tenerlo in custodia cautelare. Pertanto è stato rilasciato anche oggi”, spiega la procura federale citata da 20 minuti.
Il rilascio dell’ultimo sospettato avviene dopo la scoperta questo mercoledì di un nuovo pacco sospetto in un edificio in un edificio mercoledì 26, rue de la Corratorie, una strada che si trova nel centro di Ginevra. L’informazione aveva provocato una battaglia tra le forze dell’ordine. Il pubblico ministero della Confederazione (MPC) aveva annunciato di farsi carico del caso, confermando le informazioni di Léman Bleu e 20 minuti.