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Editoriale metropolitana
Pubblicato il
23 gennaio 2025 alle 21:37
Ogni anno, più di 3.000 donne in Francia vengono diagnosticati cancro cervicalee quasi 1.100 muoiono. Ancora, Il 90% di questi tumori potrebbero essere evitati grazie a due misure di prevenzione efficaci e complementari: screening regolare e il vaccinazione contro il virus del papilloma umano (HPV). In occasione della 19a Settimana Europea della Prevenzione, che si svolgerà da giovedì 23 a mercoledì 29 gennaio, l’Assicurazione Malattia, in collaborazione con l’Agenzia Regionale Sanitaria dell’Occitania (ARS) e il Centro Regionale di Coordinamento dello screening dei tumori ( CRCDC) Occitanie, si sta mobilitando per sensibilizzare l’opinione pubblica su queste azioni preventive essenziali.
Sottoporsi allo screening dai 15 ai 65 anni
Il cancro cervicale cresce lentamente e silenziosamente, spesso senza sintomi. Devi entrare 10-20 anni tra l’infezione da HPV e la comparsa delle lesioni precancerose o cancerose. Ciò dimostra l’importanza di uno screening regolare. Lo screening, infatti, permette di:
- Rilevare anomalie nelle cellule della cervice, prima che si trasformino in cancro;
- Diagnosticare i tumori in fase iniziale e quindi aumentare le possibilità di cura
Un programma nazionale semplice e gratuito
Dal 2019, il programma nazionale di screening del cancro alla cervice si rivolge a tutte le donne tra i 25 ed i 65 annicomprese le donne incinte, le donne in postmenopausa e quelle vaccinate contro le infezioni da HPV. Se una donna non si sottopone al test entro il periodo di tempo raccomandato, riceve il test una lettera che lo invita a consultare dal proprio medico di famiglia, da un ginecologo, da un’ostetrica o di recarsi presso un centro di esami sanitari dell’Assicurazione Malattia per effettuare lo screening (anche in un laboratorio di analisi mediche, su prescrizione medica). Nell’ambito dello screening organizzato, l’analisi del campione è Supporto al 100%.senza costi anticipati, dall’assicurazione sanitaria.
Dal gennaio 2024 gli inviti e i promemoria per gli screening organizzati del cancro sono gestiti dall’assicurazione sanitaria. Questi invii sono inviti cartacei o elettronici. Le piattaforme telefoniche “Go to” sono state istituite dall’assicurazione sanitaria per rispondere alle domande degli assicurati. L’obiettivo di questa nuova organizzazione è quello di contribuire ad aumentare la partecipazione ai 3 programmi di screening organizzati in Francia. In Occitania, quasi 60.000 inviti e solleciti inviati tra gennaio e settembre 2024
I termini variano a seconda dell’età
Lo screening del cancro cervicale si basa sull’esecuzioneun campione dalla cervice (sbavatura). Questo prelievo è semplice, indolore e prende solo pochi minuti. A seconda dell’età, l’analisi del campione da parte del laboratorio sarà diversa: tra 25 e 29 anni, esame citologico (due esami di screening a distanza di un anno poi tre anni dopo, se i risultati sono normali); tra i 30 ed i 65 anni, test HPV, un test di screening ogni cinque anni, tre anni dopo l’ultimo test normale.
Partecipazione insufficiente nonostante un corso semplificato
Mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si è posta l’obiettivo di eradicare questo cancro, la Francia ha ancora un tasso di screening insufficiente, con ssolo il 59,5% delle donne si è sottoposto allo screening tra il 2020 e il 2022sotto il soglia europea accettabile (70%). In OccitaniaIl 30% delle donne interessate non esegue regolarmente questo test.
Consigliato a ragazze e ragazzi dagli 11 ai 14 anni, con possibilità di recupero fino ai 19 anni, il vaccinazione costituisce una protezione duratura ed efficace. Da agosto 2023 il calendario vaccinale è stato semplificato per le persone di età superiore a 11 anni:
- I farmacisti e gli infermieri comunitari possono ora prescrivere e somministrare tutti i vaccini previsti dal programma di vaccinazione alle persone di età pari o superiore a 11 anni. Non è quindi più necessario recarsi dal medico per farsi vaccinare;
- Oltre a queste figure professionali ci sono le ostetriche, i CEGGID, i centri di pianificazione familiare e i centri vaccinali.
Nonostante i progressi, la copertura vaccinale rimane insufficiente e resta lontana dall’obiettivo fissato dalle autorità sanitarie di raggiungere una copertura vaccinale del 70% tra tutti i sedicenni. In Occitania, nel 2023, solo il 15,2% dei ragazzi e il 43,8% delle ragazze di 16 anni avevano ricevuto un programma vaccinale completo.
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