In Francia, la contaminazione dell’acqua potabile da parte degli “inquinanti eterni” (PFAS, per sostanze per- e polifluoroalchiliche) raggiunge livelli insospettati. Due campagne di misurazione, rese pubbliche giovedì 23 gennaio e condotte separatamente dall’associazione dei consumatori UFC-Que Choisir e dall’ONG ambientalista Générations futures da un lato, e dal laboratorio di analisi Eurofins dall’altro, suggeriscono che quasi tutti i francesi sono esposti a queste sostanze tossiche attraverso l’acqua potabile, e nella stragrande maggioranza dei casi a livelli superiori alla soglia teorica di qualità.
In totale sono stati prelevati circa un centinaio di campioni di acqua di rubinetto nelle principali aree metropolitane e nelle aree rurali vicine o meno a siti industriali.
In entrambe le indagini l’acido trifluoroacetico (TFA) presenta le concentrazioni più elevate oltre ad essere ubiquitario, caratteristica dovuta alla catena ultracorta carbonio-fluoro che lo costituisce e lo rende il più piccolo dei PFAS. Il TFA mostra segni di tossicità epatica; La Germania ha proposto la sua classificazione come tossico per la riproduzione e una richiesta è allo studio da parte dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche.
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