Abdellatif Ouahbi perora ai deputati la sua riforma

Abdellatif Ouahbi perora ai deputati la sua riforma
Abdellatif Ouahbi perora ai deputati la sua riforma
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Presentando questo disegno di legge davanti ai membri della Commissione Giustizia, Legislazione e Diritti Umani, Ouahbi ha affermato che si tratta anche di “trovare un equilibrio tra l’esacerbazione della criminalità e la minaccia che rappresenta per la sicurezza dei cittadini e dei loro cittadini”. la proprietà, da un lato, e la tutela dei diritti fondamentali della persona riconosciuti dalle convenzioni internazionali sui diritti umani e dalla Costituzione del Regno, dall’altro. Questo testo, ha affermato, “fa parte di un progetto di riforma globale del sistema penale marocchino, iniziato con importanti riforme legislative, in particolare l’adozione di un insieme di leggi strutturanti la politica penale come la legge relativa all’organizzazione dell’esercizio delle missioni di medicina legale, la legge sulle pene alternative, la legge sull’organizzazione e la gestione degli istituti penitenziari, nonché l’istituzione di un quadro normativo per l’alimentazione delle persone in custodia di polizia e dei minori.

Secondo il Ministro, questo testo legislativo è stato sviluppato secondo un’ambiziosa visione riformista che risponde alle sfide poste, nel rispetto dei parametri fondamentali che costituiscono gli orientamenti della politica penale nazionale, in primo luogo la Costituzione del 2011, le convenzioni internazionali relative alla diritti dell’uomo e la lotta alla criminalità e i discorsi di Sua Maestà il Re “che hanno definito la filosofia e le linee principali della riforma del sistema giudiziario nel nostro Paese”.

Ouahbi ha poi passato in rassegna le novità introdotte dal disegno di legge, in particolare per quanto riguarda “il rafforzamento delle garanzie di un giusto processo mediante la revisione delle disposizioni relative alla custodia di polizia, la razionalizzazione dell’uso di questa misura per la sua sottoporre la pratica a criteri rigorosi chiaramente definiti dal disegno di legge, oppure il rafforzamento dei diritti della difesa prevedendo il diritto di contattare il difensore fin dalla prima ora dell’arresto dell’indagato e autorizzando il difensore a presenziare all’udienza di minori o persone affetto da infermità.

Tra le novità di questo testo, il ministro ha citato anche “la garanzia di efficacia e la modernizzazione dei meccanismi di giustizia penale ampliando la portata dei reati che possono essere oggetto di procedure di conciliazione, l’istituzione di meccanismi di prevenzione della tortura in conformità con gli impegni internazionali combattere la tortura e altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti, lo sviluppo di meccanismi di lotta alla criminalità e il rafforzamento dei meccanismi di cooperazione internazionale.

Il disegno di legge prevede inoltre disposizioni volte a “tutelare le vittime in ogni fase dell’azione pubblica, prevedendo di informare la vittima o il denunciante dell’esito dei procedimenti e garantendo che le vittime, le persone con disabilità nonché le vittime minori beneficino dell’assistenza di un avvocato, oltre a rafforzare il ruolo dell’ufficio di assistenza sociale nella cura delle donne e dei bambini vittime”, ha precisato il funzionario governativo. Inoltre, ha aggiunto, lo stesso testo tende a semplificare misure e procedure penali, a incoraggiare un maggiore utilizzo delle moderne tecnologie nella lotta alla criminalità, a stabilire misure di incentivazione, in particolare sanzioni pecuniarie, nonché a semplificare le procedure di riabilitazione e riqualificazione e a creare alternative all’azione pubblica attraverso procedure semplificate e conciliative.

Il disegno di legge n° 03.23 segna così una revisione globale delle disposizioni del codice di procedura penale, che riguarda più di 420 articoli (286 articoli modificati e integrati, 106 aggiunti, 27 articoli abrogati e sostituiti e 5 articoli abrogati), ha indicato Ouahbi . E ricordare che la revisione di questo testo avviene dopo oltre due decenni di applicazione, in un contesto internazionale, regionale e nazionale segnato da grandi sfide cui deve far fronte il sistema della giustizia penale, legate in particolare al rafforzamento dell’ambito di tutela dei diritti e libertà, il consolidamento dello Stato di diritto e il rafforzamento della sicurezza giuridica e giudiziaria, oltre alla lotta contro la criminalità organizzata e transnazionale e le nuove forme di criminalità.

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