“Ai giocatori piace soffrire, lo apprezzano” – Tutto il calcio

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Nella mentalità, questa versione dello Standard 2024-2025 non ha più nulla a che vedere con quella degli ultimi anni. I Rouches hanno finalmente ritrovato il loro DNA, il che costituisce una vittoria personale per Ivan Leko.

La prima dopo oltre 1.000 giorni. Domenica lo Standard ha vinto in trasferta, a Sint-Truiden, dopo essere stato sotto 1-0. Segno dei progressi, soprattutto a livello mentale, di Rouches che ha firmato il suo primo 6/6 stagionale.

“Nelle ultime settimane i giocatori hanno sviluppato una motivazione in più. Mi sono piaciute molto queste due settimane, durante le quali abbiamo fatto vedere grandi cose e dove abbiamo avuto il giusto killer istinto. I giocatori hanno dimostrato di formare un gruppo che sa combattere”, ha esultato domenica Ivan Leko nella sala stampa dello Stayen.

Ivan Leko ha restituito il suo DNA allo Standard

Questa è una grande differenza rispetto agli ultimi anni. Sia durante i Play-Off 2, sia nella scorsa stagione, ma anche abbastanza spesso nel recente passato, i giocatori in prestito o poco interessati non hanno più combattuto in campo e non hanno più mostrato la mentalità tanto cara al club. Non appena si è trovata in svantaggio (spesso), anche la squadra di Liegi ha generalmente ceduto. D’ora in poi lo Standard è un collettivo unito, unito, ed è una vittoria personale per l’allenatore croato.

“È uno standard diverso, lo standard come dovrebbe essere. L’anno scorso, nei Play-Off 2, era tutto ciò che lo Standard non avrebbe dovuto essere, con giocatori che non c’erano più che per loro stessi, l’identità è il nostro cambiamento più grande”.

Ai giocatori piace soffrire, noi ci alleniamo duramente e loro si divertono”.

“Stai zitto e gioca, così dovrebbe evolversi lo Standard e sono orgoglioso che tutti i giocatori lo accettino. A loro piace soffrire, ci alleniamo duramente e loro si divertono. Tutti sono lì per spingere “La squadra e anche i tifosi, perché vedono un vero Standard. Ci sono mancate alcune cose in questa stagione, a volte ci è mancata la fortuna, ma il cuore non ci è mai mancato”.

Il cuore della giovane squadra dello Standard trabocca di voglia di fare bene. Il numero 16 ha ritrovato il suo DNA e solo così potrà compiere il miracolo della qualificazione ai Play-Off Champions. Già solo così poteva garantire il suo mantenimento, che non è ancora acquisito al 100%.

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