La crème dell’élite americana riunita in Campidoglio si è alzata quando Donald Trump ha ripreso il suo slogan elettorale lunedì 20 gennaio, durante il suo insediamento: “Effettueremo perforazioni, perforazioni. » In un discorso la cui parola “clima” era assente, il presidente ha ribadito il suo credo a favore dell’estrazione massiccia di idrocarburi e ha firmato in serata un decreto che dichiarava la“emergenza energetica nazionale”. “Abbiamo qualcosa che nessun’altra nazione manifatturiera potrà mai avere: la più grande quantità di petrolio e gas di qualsiasi altro paese al mondo. E lo useremo ancora e ancora. Abbasseremo i prezzi, riempiremo fino all’orlo le nostre riserve strategiche ed esporteremo l’energia americana in tutto il mondo. Diventeremo di nuovo una nazione ricca, ed è quest’oro liquido sotto i nostri piedi che ci aiuterà ad arrivarci”.ha assicurato Donald Trump, che ha promesso di porre fine al Green New Deal, il programma di transizione energetica di Joe Biden.
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In serata, davanti ai tifosi riuniti in un palazzetto dello sport a Washington, ha firmato due decreti: il primo che dichiara per la seconda volta l’uscita dall’accordo di Parigi sul clima e la fine dei finanziamenti americani, il secondo che notifica questa decisione al Parlamento Nazioni Unite. Gli Stati Uniti devono dare un anno di preavviso prima di recedere da questo accordo non vincolante.
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Belgio