Air Senegal nel cielo in tempesta… Carlyle Aviation Partners, la nuvola nera che minaccia la bandiera nazionale

Air Senegal nel cielo in tempesta… Carlyle Aviation Partners, la nuvola nera che minaccia la bandiera nazionale
Air Senegal nel cielo in tempesta… Carlyle Aviation Partners, la nuvola nera che minaccia la bandiera nazionale
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La compagnia aerea di bandiera Air Senegal si trova in una zona di turbolenza di rara intensità. Al bivio tra contenzioso legale, blocco amministrativo e minaccia di fallimento, la situazione con Carlyle Aviation Partners, il suo fornitore di quattro aerei, semina il caos. L’Observateur, nella sua ultima edizione, evoca un vero e proprio braccio di ferro tra Dakar e Miami, sede del colosso americano del noleggio aereo. Uno sguardo indietro su un imbroglio che rischia di affossare le ambizioni senegalesi.

Cieli oscuranti di Carlyle Aviation Partners

Dal 18 gennaio 2025 sono scadute le immatricolazioni degli aeromobili Air Senegal, tra cui due A319 e due A321. Un problema che si poteva prevedere ma che si è trasformato in un grattacapo amministrativo, alimentato dal rifiuto di Carlyle di fornire i documenti necessari. Secondo L’Osservatorequesto blocco sarebbe accompagnato da un ricatto appena velato: Carlyle chiede una lettera di intenti per l’acquisto di questi dispositivi per un valore di 20 miliardi di FCFA, oltre a un deposito immediato di 11 miliardi di FCFA.

Questo contesto si aggiunge a una gestione interna indebolita, dove la transizione tra vecchi e nuovi leader ha lasciato il segno. La designazione ufficiale di Alioune Badara Fall, ex direttore generale, persiste ancora nei documenti amministrativi, sebbene Tidiane Ndiaye ne sia entrata in carica mesi fa. Questa discrepanza ha portato l’Anacim, l’autorità senegalese per l’aviazione civile, a chiedere un aggiornamento urgente delle deleghe di poteri, altrimenti le operazioni di Air Senegal rischiano di bloccarsi completamente.

Un conto salato per gli aerei a terra

Dal 2018, Air Senegal ha pagato quasi 58 miliardi di FCFA a Carlyle per il noleggio di questi quattro aerei, due dei quali sono rimasti a terra per anni. Uno degli A319 è fermo a terra da due anni, mentre l’altro ha subito guasti da sette mesi. Nonostante ciò, la compagnia continua a pagare ogni mese 852 milioni di FCFA per l’affitto di aerei inutilizzabili. Queste cifre astronomiche, rivelate da L’Osservatoresottolineare l’entità della pressione finanziaria che grava sulla compagnia nazionale.

Rimedi legali in vista

Di fronte a questa situazione, la direzione generale di Air Sénégal ha deciso di agire avviando un procedimento legale contro Carlyle. “Carlyle sta ricattando e chiedendo un fermo impegno ad acquistare gli aerei. Cosa che non è più possibile. L’Air Senegal non è più la mucca da mungere di una volta», confida una fonte interna a L’Osservatore .

Nell’immediato sono state trovate soluzioni alternative per evitare l’interruzione della rete aerea della compagnia, ma restano temporanee. La Direzione Generale insiste sull’importanza dell’intervento statale per uscire da questa crisi.

L’ombra di un cambiamento strategico

Di fronte a disfunzioni persistenti, l’azienda sta prendendo in considerazione decisioni drastiche. Sul tavolo la possibilità di cambiare fornitore dall’Airbus europeo all’americano Boeing. Una decisione che potrebbe ridefinire il futuro di Air Senegal, ma che richiederà ingenti risorse finanziarie.

Come sottolineato L’Osservatore“Se lo Stato non interviene non ci sarà nessun miracolo. Rischiamo la bancarotta”. In un momento in cui l’azienda è l’orgoglio dei senegalesi con la sua puntualità e i suoi servizi, questa tempesta rischia di mandare in frantumi un sogno nazionale in pieno volo.

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