AA / Tunisi / Salim Boussaïd
Il futuro governo della Striscia di Gaza è stato oggetto di una conversazione telefonica tra il presidente francese Emmanuel Macron e il capo dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas, ha annunciato domenica l’Eliseo in un comunicato stampa.
Esprimendo le sue condoglianze “per tutte le vittime civili di Gaza”, il capo di Stato francese ha sottolineato che è “ora essenziale lavorare immediatamente per rispondere all’emergenza vitale per gli abitanti di Gaza, garantendo una massiccia fornitura di aiuti umanitari, rispondendo ai bisogni delle popolazioni gli abitanti”.
Il capo di Stato francese ha detto al presidente Abbas “che è importante (…) riuscire a ripristinare il governo palestinese a Gaza, coinvolgendo pienamente l’Autorità Palestinese”.
“Il futuro della Striscia di Gaza deve essere parte di quello di un futuro Stato palestinese”, si legge nel comunicato stampa dell’Eliseo che insiste sull’importanza di garantire “che nessun massacro, come quello commesso il 7 ottobre, non possa mai essere commesso ripetuto contro il popolo israeliano”.
Secondo l’Eliseo la soluzione “del conflitto israelo-palestinese non può essere unicamente legata alla sicurezza”.
A tal fine, la Francia prevede di co-presiedere, con l’Arabia Saudita, “una conferenza a giugno per definire una chiara tabella di marcia verso l’attuazione della soluzione a due Stati”.
Durante questa intervista, Mahmoud Abbas ha sottolineato la necessità di un “completo ritiro israeliano da Gaza”, invocando uno Stato palestinese “che si assuma pienamente le proprie responsabilità nella Striscia di Gaza, perché è parte integrante del territorio palestinese occupato”.
Abbas ha espresso, in un comunicato riportato dall’agenzia palestinese Wafa, “il desiderio del governo e del suo apparato civile e di sicurezza di assumersi pienamente le proprie responsabilità nella Striscia di Gaza per alleviare le sofferenze del popolo palestinese, per riportare gli sfollati alle loro case e luoghi di residenza, ripristinare i servizi di base come acqua, elettricità e ricostruire.
Ha inoltre insistito sulla “necessità di porre fine a tutte le forme di espansione coloniale, ai crimini dei coloni e alle violazioni dei sacri valori islamici e cristiani”.
L’incontro Macron-Abbas si è svolto sabato scorso, a seguito dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza, concluso tra Israele e Hamas, dopo 15 mesi di escalation nell’enclave, che ha causato quasi 47.000 morti, soprattutto donne e bambini, e oltre 110.700 feriti.
Inoltre, più di 11.000 persone risultano disperse a seguito degli attacchi israeliani che hanno portato a massicce distruzioni e carestie che hanno causato la morte di molti anziani e bambini, in uno dei peggiori disastri umanitari del mondo. storia dell’umanità.
Lo scorso novembre, la Corte penale internazionale (CPI) ha emesso mandati di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della difesa Yoav Gallant, per crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi nella Striscia di Gaza.
Israele è anche perseguito davanti alla Corte internazionale di giustizia (ICJ) per “il crimine di genocidio”, a causa della guerra genocida intrapresa contro l’enclave palestinese dal 7 ottobre 2023.
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