Il Tribunale federale dà il via libera

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Segue lo sviluppoRegolazione della fauna selvatica

Il Tribunale federale dà il via libera alla caccia ai cervi a Ginevra

I giudici federali hanno revocato l’effetto sospensivo giovedì mattina. L’associazione Animal Equity perde una partita, ma la sua lotta continua.

Pubblicato oggi alle 12:30

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In breve:
  • La Corte Suprema autorizza la macellazione dei cervi a Versoix per regolamentare la popolazione.
  • I cervi causano danni alle foreste e ai raccolti locali.
  • L’associazione Animal Equity chiede l’uso di contraccettivi anziché di iniezioni.
  • La decisione finale sarà presa dalla Corte di Giustizia di Ginevra.

La finestra di tiro è aperta per abbattere una quarantina di cervi nei boschi di Versoix. Giovedì mattina cinque giudici del Tribunale federale hanno deliberato sulla questione. O più precisamente, sull’effetto sospensivo che ha impedito le sparatorie previste dal Consiglio di Stato nell’inverno 2024-2025.

La Corte Suprema ha ordinato la revoca di tale effetto. In altri termini, i guardiani della fauna selvatica possono ora sparare ai cervi in ​​questi boschi al confine tra Ginevra, il Canton Vaud e l’Ain.

Danni alle foreste e ai raccolti

Visti gli effetti sulla decisione di Ginevra, quella dei giudici supremi era attesa con ansia. Perché Ginevra si è impegnata a regolamentare la sua popolazione di cervi dal 2021 a causa della loro presenza significativa a Versoix, dove gli animali svernano abitualmente. Lì, le autorità segnalano danni significativi alla rigenerazione delle querce e dei raccolti. Anche nel Canton Vaud e nella vicina Francia si spara ai cervi con l’obiettivo di limitarne la popolazione.

Ma a Ginevra, cantone dove il divieto di caccia è sancito dalla legge dal 1974, l’associazione Animal Equity si oppone a queste sparatorie. Sostenendo la somministrazione di un contraccettivo, ha fatto ricorso ai tribunali cantonali, che non hanno deciso la questione di merito, limitandosi solo a respingere l’effetto sospensivo richiesto dall’associazione per la protezione degli animali.

Giovedì toccava quindi ai giudici della Corte Federale decidere se il ricorso avesse la conseguenza di sospendere le riprese: a questa domanda i giudici hanno risposto negativamente.

File ancora aperto

In breve, il caso ritorna alla Corte di Giustizia di Ginevra. In attesa di una decisione nel merito (che potrà nuovamente essere impugnata davanti al Tribunale federale), il Cantone di Ginevra riceve il via libera alla sua campagna di regolamentazione stagionale. Entro il 31 gennaio potrebbero essere macellati una quarantina di animali.

Segue lo sviluppo.

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Luca Di Stefano è giornalista nella sezione di Ginevra dal 2013. Laureato all’Accademia di giornalismo e media (AJM), si occupa in particolare di notizie giuridiche. Maggiori informazioni @LucaDiStefano10

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