Un eventuale governo federale conservatore correrà il rischio di procedimenti legali se persisterà nel voler rinnegare la parola data dal governo Trudeau sul finanziamento della tramvia del Quebec, ha avvertito il sindaco Bruno Marchand.
“Se cominciamo a stracciare tutti gli accordi presi dai nostri predecessori quando siamo eletti, dimentichiamo tutti i progetti possibili. Rivedremo e stracceremo sempre gli accordi per i quali ci metteremo in modalità giudiziaria, in modalità legale, per far rispettare gli accordi anche se avremo sostenuto delle spese. Non funziona», ha tuonato mercoledì pomeriggio il sindaco del Quebec in un comunicato stampa improvvisato.
Dovremmo capire che la città del Quebec potrebbe citare in giudizio un eventuale governo conservatore guidato da Pierre Poilievre? “Vedremo. È il governo del Quebec (che farebbe causa)? Lavoreremo su questo con i nostri diversi partner. La Città non farà le cose da sola. In Canada, storicamente, impegni il tuo governo quando firmi un accordo, ma impegni i governi che seguono a seconda della durata e dei termini dell’accordo”, ha risposto.
Ingiustizia e interferenza
Più in generale, Marchand ha ribadito che sarebbe “ingiusto” per il Quebec non beneficiare dei fondi federali per la sua linea tranviaria, mentre i cittadini della città pagano, attraverso le tasse, per strutturare le infrastrutture di trasporto in altre parti del Canada. Ha anche insistito affinché il tram e il 3e link sono due progetti distinti e che per TramCité è già stato siglato un accordo.
“È speciale voler creare un federalismo aperto, un federalismo decentralizzato e dire: ‘Noi, quando saremo al potere, governeremo e prenderemo in giro gli altri'”, ha lamentato il sindaco del Quebec.
Lo ha detto martedì il conservatore Pierre Paul-Hus, deputato e luogotenente di Pierre Poilievre per il Quebec Diario che gli 1,44 miliardi di dollari di finanziamenti federali andrebbero a 3e collegamento, piuttosto che il tram, se il suo partito dovesse arrivare al potere a Ottawa.
Reazioni politiche
Mercoledì, il ministro liberale Jean-Yves Duclos ha reagito in una dichiarazione sostenendo che il signor Paul-Hus “ritorna alla carica con la sua promessa di rubare 1,44 miliardi di dollari al popolo del Quebec”.
Ricordando che il primo ministro François Legault ha già chiesto un’elezione conservatrice a Ottawa, il capo della Transizione Québec, Jackie Smith, ha dichiarato che “Mr. Legault invita l’interferenza del signor Poilievre per uccidere il tram.
Da parte sua, il leader non eletto della seconda opposizione, Patrick Paquet, ritiene invece che non si tratti di un’ingerenza da parte del governo federale nella scelta di non finanziare un progetto prioritario del governo del Quebec.
– Con la collaborazione di Stéphanie Martin
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