Aurélie Czekalski (MR) ha sottolineato la fragilità del settore Horeca, che fatica a riprendersi dalle recenti crisi economiche. Ha insistito sulla necessità di sostenere le imprese prima di imporre loro nuove restrizioni. “Non siamo contrari alla transizione energetica, ma serve un piano di sostegno al settore Horeca, già in grande difficoltà”.. Il MR ha chiesto il rinvio alla prossima legislatura della questione dei riscaldatori, ritenendo che il settore non fosse stato sufficientemente consultato su questo provvedimento.
Anche gli altri partiti hanno espresso dubbi riguardo al divieto dal 2025. I socialisti hanno sottolineato che le proiezioni ambientali sono vaghe e non tengono sufficientemente conto delle specificità di Bruxelles. Il PS ha quindi sostenuto l’emendamento volto a rinviare il divieto al 2026, in modo da dare al settore Horeca il tempo necessario per adattarsi a questa nuova norma. Jonathan De Patoul (Défi) condivide un punto di vista simile, insistendo sul fatto che è difficile imporre un simile divieto senza fornire soluzioni ai commercianti. “Siamo d’accordo nel procedere verso una transizione energetica, ma abbiamo bisogno di un sostegno reale e immediato affinché questa transizione abbia successo”..
Riscaldatori sui terrazzi a Bruxelles: verso un divieto, ancora sconosciuti termini e data
Il divieto dei riscaldatori riguarda solo gli apparecchi posizionati sui terrazzi scoperti. “Ciò riguarda solo una piccola minoranza del settore Horeca”ombra Alain Maron. “Questa misura è già in vigore in altri paesi”.
Alla fine si è trovato un compromesso grazie a un emendamento presentato da Mounir Laarissi (Les Engagés) cofirmato dalla maggioranza dei partiti presenti in commissione, che proponeva di rinviare il divieto dei termosifoni fino al giugno 2026. Socialisti, ecologisti, Defi , Les Engagés , il gruppo Ahidar e il PTB hanno votato a favore di questo emendamento.
L’idea è quella di dare al settore Horeca più tempo per prepararsi mantenendo gli obiettivi climatici. “Il settore Horeca sta attraversando un periodo difficile. Bisogna dargli il tempo di adattarsi”ha spiegato il deputato Jettois. L’emendamento è stato approvato, anche se la proposta di spostare la data a dicembre 2027 non ha trovato consenso prima del voto. Questa proposta è stata però sostenuta dalla federazione Horeca. “L’onorevole parlamentare non l’ha sostenuto, il che ci ha riportato all’emendamento originale che avevamo presentato. Un’occasione persa per trovare un accordo che accontentasse tutti”.si rammarica di Mounir Laarissi.
“Oggi quasi la metà della bolletta serve per pagare il personale”: cosa si aspetta il settore Horeca dalle trattative federali in corso
Nonostante questo rinvio, il settore Horeca resta nell’incertezza. Il governo di Bruxelles ha promesso sostegno, in particolare attraverso riforme fiscali e misure di sostegno, ma la situazione resta complessa. Alain Maron, ministro dell’Ambiente di Bruxelles, ha ricordato che questa decisione non segna la fine delle discussioni e che il governo continuerà a lavorare con il settore Horeca per soddisfare le sue esigenze. “Il divieto dei riscaldatori è una misura che rientra in un insieme di politiche volte a ridurre i consumi energetici. Dobbiamo però trovare soluzioni di supporto affinché questa transizione avvenga nelle migliori condizioni”.ha concluso.
Il testo dovrà ora essere approvato dall’intero Parlamento nella sessione plenaria del 31 gennaio.