Questo arresto, il primo di un capo di Stato in carica nella storia del paese asiatico, è avvenuto dopo diverse ore di trattative tra gli agenti del CIO e la squadra del signor Yoon, sospeso per quasi un mese e mezzo per aver tentato di imporre la legge marziale fa.
Secondo Yonhap, una grande forza di polizia composta da 3.000 agenti è stata dispiegata per garantire l’accesso alla residenza presidenziale, mentre gli investigatori hanno dovuto utilizzare scale per entrare nel complesso dopo essere stati bloccati da una barricata di veicoli allestita. posto dal Servizio di Sicurezza Presidenziale (PSS) vicino all’ingresso.
A differenza di un primo tentativo di arresto fallito all’inizio di questo mese, gli investigatori hanno notato l’assenza di resistenza fisica attiva da parte del PSS.
Il mandato d’arresto è stato finalmente eseguito alle 10:33 (01:33 GMT), e un convoglio di veicoli che trasportavano il signor Yoon ha lasciato rapidamente la sua residenza nel centro di Seoul e si è diretto al quartier generale del CIO nella periferia di Gwacheon a sud della capitale, dove secondo Yonhap, il suo interrogatorio è iniziato alle 11:00 ora locale (02:00 GMT).
Può essere trattenuto in custodia per 48 ore secondo il mandato attuale. Gli inquirenti dovranno richiederne uno nuovo per eventualmente prolungare la sua detenzione.
L’arresto ha fatto seguito a tre convocazioni ignorate dal signor Yoon, che hanno portato il tribunale del distretto occidentale di Seoul a emettere mandati di perquisizione e arresto, validi fino al 21 gennaio dopo essere stati prorogati la scorsa settimana.
In un videomessaggio registrato e diffuso dopo il suo arresto, Yoon ha affermato di aver accettato di riferire al CIO “per evitare spargimenti di sangue”, pur continuando a difendere la sua dichiarazione della legge marziale come “atto di governo”.
Il signor Yoon (64 anni) è stato sospeso dall’incarico in seguito alle sue dimissioni da parte dell’Assemblea nazionale il 14 dicembre. Affronta gravi accuse di insurrezione e abuso di potere, in relazione alla sua breve imposizione della legge marziale all’inizio di dicembre.
Gli investigatori lo accusano in particolare di aver schierato truppe presso l’Assemblea nazionale dopo aver dichiarato la legge marziale la notte del 3 dicembre, nel presunto tentativo di impedire ai parlamentari di votare contro questo decreto.
Il suo destino è nelle mani della Corte Costituzionale, che martedì ha avviato formalmente il processo di impeachment.
La Corte ha tempo fino a metà giugno per decidere il futuro di Yoon Suk Yeol, ancora ufficialmente presidente in attesa del verdetto. Se la Corte convalida l’impeachment, entro 60 giorni dovranno essere organizzate le elezioni presidenziali. Altrimenti, il signor Yoon tornerà alle sue funzioni.