questi falsi allarmi per destabilizzare le esportazioni marocchine

questi falsi allarmi per destabilizzare le esportazioni marocchine
questi falsi allarmi per destabilizzare le esportazioni marocchine
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Una constatazione sconcertante: nel 2024 sono state emesse ben 5.364 notifiche ai confini dell’Unione Europea, un record di allerte alimentari mai registrato dall’istituzione del sistema europeo RASFF (Rapid Alert System for Feed and Food). È quanto rivela un rapporto del Coordinadas Institute of Governance and Applied Economics. Se questo istituto riconosce l’importanza del sistema europeo RASFF, difficilmente ne apprezza il ruolo “nella propagazione di notifiche spesso qualificate come ingiustificate, addirittura fallaci. »

“Queste allerte infondate o egoistiche causano notevoli danni economici e di reputazione ai settori e alle aziende interessate”, sottolinea l’istituto, avvertendo che lo sfruttamento abusivo delle allerte sanitarie, in particolare di quelle rivolte ai prodotti provenienti dal Nord Africa, “potrebbe portare a un generale aumento dei prezzi, riduzione delle importazioni e calo della produzione, a scapito dei consumatori europei. »

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Nel marzo 2024, l’Ufficio nazionale per la sicurezza alimentare (ONSSA) ha avviato un’indagine e adottato misure preventive in seguito al rilevamento del virus dell’epatite A nelle fragole marocchine importate in Spagna e all’epidemia da parte del Sistema di allarme rapido per alimenti e mangimi (RASFF) per un periodo allarme sanitario. Le indagini hanno rapidamente invalidato le accuse.

L’Istituto Coordenadas critica “il moltiplicarsi di accuse infondate da parte di alcune organizzazioni, in particolare associazioni di consumatori, ONG e altri enti, che si posizionano come guardiani della qualità alimentare. » L’istituto mette inoltre in guardia “contro i discorsi nazionalisti e l’informazione distorta, ricordando che gli investimenti all’estero non solo favoriscono la crescita del PIL spagnolo, ma anche la creazione di posti di lavoro locali, contribuendo così alla stabilità economica e sociale.

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“I prodotti provenienti dal Nord Africa soddisfano pienamente i requisiti più severi imposti dall’Unione Europea”, sottolinea il rapporto.

Marocco

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