In un chiarimento in reazione alle accuse recentemente rilanciate sui social network e da alcuni media, sostenendo che l’ANEF secondo quanto riferito, ha deciso di distruggerne 940.000 piante di pino in un asilo nido nadorl’Agenzia tiene a precisare che “queste affermazioni sono del tutto infondate e non riflettono in alcun modo la realtà” e che sono in contrasto con gli ambiziosi obiettivi di rimboschimento e di preservazione dell’ambiente perseguiti dall’ANEF.
“I 940.000 stabilimenti interessati sono parte integrante del lavori di rimboschimento attualmente realizzati nella regione, nell’ambito di cinque appalti di lavori volti a piantare quasi 1.000 ettari di foreste nei perimetri di Zaou (Nador) e Debdou (Taourirt)“, rileva la stessa fonte, aggiungendo che queste piante, accuratamente prodotte e mantenute, sono in attesa di essere trasferite nel siti di piantagione in questo momento ottimale per la loro semina.
Per quanto riguarda la gestione delle eventuali eccedenze, l’Agenzia sottolinea che qualora si riscontrasse un’eccedenza dopo l’assegnazione dei quantitativi necessari ai programmi di riforestazione, questi verrebbero utilizzati nel rigoroso rispetto delle normative vigenti.
Tali lotti potrebbero quindi essere assegnati iniziative ambientali locale, attraverso sussidi in natura concessi a enti, associazioni e cooperative, riferisce la stessa fonte.
Allo stesso tempo, ilANEF riafferma il suo totale impegno per la preservazione e l’ampliamento del copertura forestale nazionale, ai sensi della Strategia “Foreste del Marocco 2020-2030”..
L’Agenzia invita i media, così come il pubblico, a esercitare discernimento di fronte a informazioni non verificate, invitandoli a fare riferimento solo a fonti ufficiali per informazioni affidabili e accurate.
A tal fine l’ANEF afferma di restare aperta a qualsiasi domanda o richiesta di chiarimenti.