È morto Jean-Marie Le Pen, figura storica dell’estrema destra francese

È morto Jean-Marie Le Pen, figura storica dell’estrema destra francese
È morto Jean-Marie Le Pen, figura storica dell’estrema destra francese
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Indebolito da diversi incidenti di salute, una perizia medica constatava nel giugno scorso “un profondo deterioramento” del suo stato fisico e psicologico, stimando che non avesse potuto né “essere presente” né “preparare la sua difesa” al processo contro gli assistenti di gli eurodeputati del FN che si sono svolti a Parigi da settembre a novembre.

A metà novembre, Jean-Marie Le Pen è stato ricoverato in ospedale e poi ricoverato in una struttura a Garches, a ovest di Parigi, non lontano dalla sua abitazione a Rueil-Malmaison (Hauts-de-Seine).

Tribuno d’eccezione, provocatore sulfureo ossessionato dall’immigrazione e dagli ebrei, patriarca sconvolto dal suo stesso popolo, questo bretone che amava farsi soprannominare “il menhir”, aveva fatto uscire l’estrema destra francese dalla sua marginalità nel corso di una carriera politica che segnò il Quinta Repubblica.

Francia: con la morte di Jean-Marie Le Pen scompare un mostro politico

Il più emblematico dei suoi successi rimarrà incompiuto. Il 21 aprile 2002, all’età di 73 anni e alla sua quarta candidatura all’Eliseo, fece una sorpresa qualificandosi al secondo turno elettorale.

Il trionfo ha il suo rovescio della medaglia: per due settimane milioni di persone marciano contro il razzismo e la sua incarnazione politica. Soprattutto, Jean-Marie Le Pen permette la facile rielezione del suo nemico giurato Jacques Chirac.

“Impegnato sotto l’uniforme dell’esercito francese in Indocina e Algeria, tribuno del popolo all’Assemblea nazionale e al Parlamento europeo, ha sempre servito la Francia, difeso la sua identità e la sua sovranità”, ha salutato su X l’attuale capo della RN Jordan Bardella.

Jean-Marie Le Pen, dopo essersi sposato con la madre delle sue figlie Marie-Caroline, Yann e Marine, Pierrette Lalanne, ha sposato Jany Le Pen per la seconda volta.

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