Si apre a Parigi il processo contro Nicolas Sarkozy e i suoi parenti

Si apre a Parigi il processo contro Nicolas Sarkozy e i suoi parenti
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Nicolas Sarkozy, in tribunale, a Parigi, per l’affare Bygmalion, 14 febbraio 2024. BERTRAND GUAY/AFP

Questo è il processo che Nicolas Sarkozy temeva di più: quello del presunto finanziamento da parte della Libia della sua campagna presidenziale del 2007. L’ex capo dello Stato è accusato di aver stretto dal 2005 “un patto di corruzione” con Muammar Gheddafi, in cambio di compensi finanziari e industriali e per facilitare il ritorno del dittatore sulla scena internazionale. Pochi mesi dopo la sua elezione, nel luglio 2007, il nuovo Presidente della Repubblica si recò a Tripoli. Ha poi accolto in pompa magna, cinque mesi dopo, la Guida libica a Parigi. Nicolas Sarkozy ha poi preso la guida di una coalizione internazionale per intervenire in una Libia in piena insurrezione, il dittatore è stato ucciso nell’ottobre 2011. Gli attentati non hanno contribuito a ritrovare gli archivi del regime.

L’ex presidente è sotto processo davanti al tribunale di Parigi, da lunedì 6 gennaio al 10 aprile, per “corruzione, occultamento di appropriazione indebita di fondi pubblici, finanziamento illecito di campagne elettorali e associazione a delinquere”; presto dovrà presentarsi anche lui con un braccialetto elettronico, dopo essere stato condannato in via definitiva il 18 dicembre scorso a un anno di carcere per corruzione nell’affare delle intercettazioni. Questa volta è accompagnato da altri dodici imputati, tra cui tre ex ministri, Brice Hortefeux, Claude Guéant ed Eric Woerth.

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