la sua vita in 2 minuti

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Mariano Fortuny y Marsal (1838–1874) in breve

Artista spagnolo dalla carriera folgorante, Mariano Fortuny e Marsal è dotato di una mano prodigiosa. Capace di catturare magistralmente gli effetti della luce, virtuoso sia dell’olio che dell’acquerello, Fortuny è principalmente conosciuto come orientalistaerede di un certo ideale romantico. Nel 1860 fu inviato ad accompagnare una spedizione militare in Marocco. Innamoratosi della bellezza e dei colori dell’Oriente, Fortuny divenne un grande viaggiatore e collezionista di oggetti pittoreschi. Pittore cosmopolitaresidente a Roma, Fortuny deve tanto al suo talento quanto alla morte prematura di cui fu oggetto in Spagna alla fine del XIX secoloe secolo. La maggior parte dei suoi capolavori si trovano oggi nel Museo del Prado a Madrid.

Federico de Madrazo, Ritratto del pittore Mariano Fortuny1867

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Olio su tela • 54 × 42,5 cm • Coll. Museo Nazionale d’Arte della Catalogna, Barcellona • © Leonard de Selva / Bridgeman Images

Si diceva di lui

“Fortuny era un adoratore del sole e della natura. »Jean-Charles Davillier

La vita di Mariano Fortuny y Marsal in poche date

Fortuny, un’infanzia precaria

Mariano Fortuny y Marsal nacque in Spagna, a Reus (provincia di Tarragona) l’11 giugno 1838. La sua famiglia era in pessime condizioni. Il ragazzino prende lezioni di disegno nella scuola elementare del suo villaggio. Dall’età di dodici anni, orfano di padre e madreFortuny viene allevato da suo nonno. Quest’ultimo, falegname creativo che scolpisce figure di cera, decide di tentare la fortuna a Barcellona. Il ragazzo aiuta suo nonno e viene notato da uno scultore catalano che gli ottenne una borsa di studio.

Da Barcellona a Roma

Per quattro anni Mariano Fortuny y Marsal ha seguito dei corsi presso Accademia di Belle di Barcellona. Per integrare la sua misera pensione, eseguì piccoli lavori decorativi per la Chiesa. Grazie al suo talento nel disegno, Fortuny ricevette una pensione dalla città andare a studiare a Roma. Successivamente, avrebbe ottenuto anche il sostegno finanziario della regina Isabella. Il giovane lasciò Barcellona nel 1857 per la Città Eterna dove trovò un comunità di artisti castiglianie frequenta anche artisti provenienti da tutta Europa. Fino al 1859, Fortuny funziona secondo i maestriin particolare Velasquez che ammira.

Fortuny in Africa

Nel 1859 scoppiò la guerra tra il sultano del Marocco Abd-er-Rahman e la Spagna. A questo scopo il Barcellona decide di mandare il giovane Fortuny in Marocco seguire il corpo di spedizione e di immortalare gli episodi della lotta. Mariano Fortuny rimane sei mesi in Marocco. Ne rimase affascinato e disegnò molte delle scene che gli si presentavano, viaggiando per gli accampamenti, rappresentando i cavalli, osservando le battaglie ma anche lo spettacolo della vita orientale. Ritornato in Spagna alla fine della primavera del 1860, iniziò due grandi tele raffiguranti gli episodi di questa vittoriosa epopea militare. Infatti il ​​governo di Barcellona glielo ha dato commissionò una serie di grandi dipinti per decorare la Sala del Consiglio del Palacio de la Diputación.

Fortuny e Parigi

Mariano Fortuny decide di eseguire i suoi ordini a Roma, ma lui passa prima per Parigi per vedere La presa della Smalah di Horace Vernet (1843) che rappresenta un modello di pittura storica orientalista. Poi si mette al lavoro, riposandosi da questa grande fatica dedicandosi a opere ad acquerello. Se dipingesse schizzi magistraliinnumerevoli gli studi, le grandi tele previste rimanere incompiuto… Il che costringe Fortuny a restituire al governo spagnolo gli anticipi ricevuti. Nel 1866, il nome Fortuny divenne noto in Francia. Il suo talento viene portato all’attenzione dell’editore Goupil che gli offre un contratto. Ritornato a Parigi, Fortuny si avvicinò a Ernest Meissonier e sperimentando la tecnica dell’acquaforte. Lavorò anche al fianco di Jean-Léon Gérôme, che gli prestò un laboratorio.

Il laboratorio a Roma

Sicuro di essere finalmente indipendente, Mariano Fortuny torna a stabilirsi a Roma. Si trasferì in uno studio che divenne rapidamente un centro di ritrovo per artisti ispanici e italiani. Un vero e proprio gabinetto delle curiositàcon le pareti ricoperte di tendaggi, le finestre piene di oggetti provenienti dalla Spagna o dall’Oriente, il laboratorio è così noto che attira artisti americani di passaggio a Roma. Senza rinunciare a questo punto di ancoraggio, Fortuny riprende i suoi viaggi (Madrid, Siviglia, Granada, Marocco, Parigi, Londra, Napoli..).

Una fine anticipata e un figlio famoso

I suoi dipinti ora raggiungono prezzi elevati. Purtroppo l’artista 36enne è al verde, in ascesa, dalla malaria. Morì a Roma il 21 novembre 1874, lasciando vedova e due figli. Suo figlio, Mariano Fortuny y Madrazo sarebbe diventato un rinomato pittore, scenografo e designer tessile, il cui favoloso studio a Venezia è ora diventato un museo.

Le sue opere chiave

La battaglia di Wad-Ras1860–1861

Mariano Fortuny e Marsal, La battaglia di Wad-Ras1860–1861

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Olio su carta fissata su cartone • 54 × 185 cm • Coll. Museo del Prado, Madrid

Nel 1860, Mariano Fortuny y Marsal fu inviato dall’amministrazione di Barcellona come artista-reporter in Marocco. Deve coprire gli eventi della guerra africana. Gli spagnoli (soprattutto i catalani) combatterono nel nord del Maghreb contro le truppe del sultano marocchino. Fortuny deve intraprendere studi sulla natura per poter successivamente onorare diversi ordini storici illustrando la gloria dei combattenti spagnoli. Se alla fine non riesce a raggiungere questo obiettivo, lavora per tornare a molti schizzi molto avanzato compreso questo, che rappresenta La battaglia di Wad-Rasal quale partecipò pochi giorni dopo il suo arrivo in Marocco.

La battaglia di Tetouan1862–1864

Mariano Fortuny e Marsal, La battaglia di Tetouan1862–1864

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Olio su tela • 300 × 972 cm • Coll. Museo Nazionale d’Arte della Catalogna, Barcellona

La battaglia di Tetouan rappresenta ancora una volta un episodio della guerra ispano-marocchina del 1860. Una dimostrazione della potenza dei catalaniincarnato dal generale Prim, questo lavoro quasi panoramico è caratterizzato da un’effusione e un’idealizzazione romantico. Anche il modello di ispirazione dell’artista è molto chiaro La presa della Smalah di Abd-el-Kader di Horace Vernet, visto a Versailles. Fortuny ha lavorato per due anni a questo lavoro senza riuscire a completarlo. Qui dimostra il suo fascino colori e luci dell’Oriente. Nel 1960 Salvador Dalí rese omaggio all’opera di Fortuny dipingendo, a sua volta, La battaglia di Tetouan.

Fantasia su Faust1866

Mariano Fortuny y Marsal, Fantasia su FaustMariano Fortuny y Marsal, Fantasia su Faust

Mariano Fortuny e Marsal, Fantasia su Faust1866

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Olio su tela • 40 × 69 cm • Coll. Museo del Prado, Madrid

Fortuny ama appassionatamente la musica. In questa scena il mixaggio realismo e visione immaginariasi ricorda di a serata musicale trascorso nel laboratorio di uno dei suoi amici madrileni. Il musicista Joan Baptista Pujol viene mostrato mentre suona un pianoforte Fantasia su Faust della sua composizione, ispirata all’opera di Charles Gounod. La scena lo testimonia corrispondenze tra pittura e musicaquesti ultimi avendo la propensione a far nascere immagini, a stimolare la fantasia. Méphistophélès, Marguerite…: questi personaggi dell’universo di Goethe svolazzano nel cielo come apparizioni.

Freccia

Mariano Fortuny. Visioni d’Oriente

Dal 6 dicembre 2024 al 9 marzo 2025

www.museegoya.fr

Museo Goya • 1 Rue de l’Hôtel de Ville • 81100 Castres
www.ville-castres.fr

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