Il capo del Mossad sarà lunedì in Qatar per i negoziati sullo scambio di prigionieri con Hamas

Il capo del Mossad sarà lunedì in Qatar per i negoziati sullo scambio di prigionieri con Hamas
Il capo del Mossad sarà lunedì in Qatar per i negoziati sullo scambio di prigionieri con Hamas
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AA / Jérusalem / Said Amori

Il capo del Mossad David Barnea dovrebbe recarsi a Doha lunedì per partecipare ai negoziati sullo scambio di prigionieri con le fazioni palestinesi, ha riferito domenica l’emittente pubblica israeliana KAN.

Citando fonti tenute sotto anonimato, la KAN ha dichiarato: “Barnea si recherà lunedì a Doha per partecipare ai negoziati sull’accordo di scambio” dei prigionieri.

Anche la televisione israeliana Channel 12 ha riferito della prevista visita di Barnea a Doha. Citando funzionari israeliani, il quotidiano ha notato progressi significativi nei negoziati, ma ha affermato che è ancora troppo presto per dichiarare concluso l’accordo.

Venerdì la delegazione israeliana è tornata a Doha per riprendere i negoziati indiretti con Hamas, mediati da Qatar ed Egitto.

Le famiglie dei prigionieri israeliani detenuti nella Striscia di Gaza hanno esortato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a concedere alla delegazione tutta l’autorità necessaria per finalizzare l’accordo sullo scambio di prigionieri.

Venerdì Hamas ha annunciato la ripresa dei negoziati indiretti con Israele nella capitale del Qatar, Doha, incentrati su un cessate il fuoco, il ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza e il ritorno dei civili palestinesi. spostato.

Gli sforzi di mediazione guidati da Stati Uniti, Egitto e Qatar per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza sono finora inciampati di fronte al rifiuto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di porre fine alla guerra.

Israele detiene più di 10.300 prigionieri palestinesi nelle sue carceri, mentre Hamas, secondo quanto riferito, detiene circa 100 prigionieri israeliani nella Striscia di Gaza. Il movimento di resistenza palestinese ha anche affermato che decine di prigionieri sono morti in attacchi aerei israeliani indiscriminati.

Nonostante le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiedevano un cessate il fuoco immediato, l’esercito israeliano continua la sua guerra genocida contro la Striscia di Gaza; una guerra che ha mietuto più di 45.800 vittime palestinesi, principalmente donne e bambini, dal 7 ottobre 2023.

Nel novembre 2024, la Corte penale internazionale (CPI) ha emesso mandati di arresto nei confronti di Netanyahu e del suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, per crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi nella Striscia di Gaza.

Israele è anche perseguito davanti alla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) per “il crimine di genocidio”, a causa della guerra omicida che sta conducendo contro l’enclave palestinese assediata.

*Tradotto dall’inglese da Mourad Belhaj

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