Pene aumentate in appello

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La Camera d’appello penale di Fez ha deciso di rivedere la sentenza di primo grado emessa nel caso della rete di traffico di bambini. La pena pronunciata contro l’imputato principale è stata aumentata da 3 a 4 anni di reclusione, a seguito della sua condanna per tratta di esseri umani, occultamento volontario dell’identità di un minore, frode, minacce e partecipazione alla falsificazione di certificati medici.

Non solo, la revisione delle sentenze ha interessato anche un agente di sicurezza privato dell’ospedale El Ghassani, la cui pena è stata aumentata da 3 a 5 anni di carcere, a seguito di una riclassificazione delle accuse mosse a suo carico. Un terzo imputato, inizialmente condannato a 4 mesi di reclusione, si è visto aumentare la pena in appello a 3 anni di reclusione. Per gli altri imputati è stata invece confermata la sentenza di primo grado.

Così, le due figlie del principale imputato sono state condannate ciascuna a un anno di carcere, mentre la moglie di suo figlio ha ricevuto 4 mesi di carcere, pena identica a quella inflitta ad altri due imputati, tra cui un medico. Un altro medico, l’unico processato in libertà provvisoria tra i 35 imputati in questo caso, è stato condannato a 2 mesi di prigione.

La rete è stata smantellata lo scorso febbraio, dopo diverse settimane di intercettazioni telefoniche che hanno permesso di documentare le conversazioni tra i principali sospettati, confermando il loro coinvolgimento nel traffico di neonati e nella falsificazione di certificati medici.

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