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Rispondendo alle domande dei parlamentari sulla politica generale, Aziz Akhannouch ha sottolineato i progressi compiuti sotto il regno del re Mohammed VI, svelando obiettivi audaci per il 2030. “Il Marocco del futuro, come immaginato da Sua Maestà il re Mohammed VI, si basa su principi ottimali sfruttamento delle nostre risorse per costruire uno sviluppo inclusivo e sostenibile”, ha dichiarato in apertura del suo intervento.
Il capo del governo ha sottolineato che questa visione reale ha permesso al Marocco di diventare un modello in termini di trasformazione economica e sociale, anche in un contesto internazionale segnato dall’incertezza.
Risultati notevoli durante il regno di Mohammed VI
Aziz Akhannouch ha presentato cifre eloquenti per illustrare l’imponente evoluzione delle infrastrutture marocchine dal 1999. La rete autostradale, ad esempio, si è moltiplicata per 22raggiungendo oggi i 1.800 chilometri. Il Marocco è ora al 16° posto nel mondo in termini di qualità e densità delle strade.con 58.000 chilometri di strade, di cui 2.164 chilometri di superstrade.
Anche le infrastrutture portuali hanno subito una profonda trasformazione, con l’aumento del numero dei porti da raggiungere 43comprese installazioni strategiche come il porto di Tangeri Med, oggi porto più importante dell’Africa e del Mediterraneo.
Nel settore aeroportuale il Paese è passato da 15 a 25 aeroporti, di cui 19 internazionali, mentre è aumentato il numero delle dighe, raggiungendo una capacità di stoccaggio superiore a 20 miliardi di metri cubi.
Sul piano sociale, le infrastrutture sanitarie sono state rafforzate, con la costruzione di 65 nuovi ospedali dal 1999. Anche l’istruzione ha beneficiato di questa dinamica, con la creazione di 4.678 scuole, il 62% delle quali nelle zone rurali.
Obiettivi ambiziosi per il 2030
Il capo del governo ha presentato progetti faro che fanno parte di una strategia a lungo termine volta a fare del Marocco un leader regionale. Tra gli obiettivi principali c’è l’estensione dell’ linea ad alta velocità (LGV) da Kenitra a Marrakech, poi Agadirun progetto che richiede un investimento di 53 miliardi di dirham per la tratta verso Marrakech.
Nel settore aereo, il governo prevede di raddoppiare la capacità degli aeroporti marocchini per accogliere 80 milioni di passeggeri entro il 2030, rispetto agli attuali 38 milioni. Questo piano prevede l’ampliamento degli aeroporti di Rabat-Salé, Marrakech e Agadir, nonché la modernizzazione dell’aeroporto Mohammed V di Casablanca, in preparazione ai Mondiali del 2030.
Sul fronte delle energie rinnovabili, il Marocco punta ad aumentare la propria quota nel mix energetico 52% entro il 2030. “Continuiamo a sviluppare progetti solari ed eolici, con una capacità attuale di 5.300 MW, ovvero il 45% del nostro mix energetico”, ha affermato Aziz Akhannouch.
Una riduzione delle disparità sociali e territoriali
Il capo del governo ha inoltre insistito sull’importanza di ridurre le disuguaglianze territoriali attraverso misure specifiche come il Programma per ridurre le disparità regionali. Ciò ha permesso la costruzione o la riabilitazione di 20.864 chilometri di stradela connessione di 230.000 case con acqua potabile e 60.000 case con elettricità.
Sul fronte sanitario, Aziz Akhannouch ha ricordato che si stanno ammodernando 1.400 centri locali, con un tasso di completamento del 60%. Sono in costruzione anche nuovi ospedali universitari ad Agadir, Béni Mellal e Laâyoune per rafforzare l’accesso alle cure.
I Mondiali 2030 come catalizzatore
La preparazione del Coppa del Mondo 2030 costituisce una svolta strategica per il Marocco. Aziz Akhannouch ha affermato che con la costruzione del grande stadio Hassan II a Benslimane, con una capienza di 115.000 posti, e la ristrutturazione dei grandi stadi di Rabat, Casablanca, Marrakech e Tangeri, questo evento è “un’opportunità storica per accelerare gli investimenti nello sport, nel turismo e nelle infrastrutture dei trasporti.
Il capo del governo ha ribadito l’impegno del governo a realizzare la visione reale di un Marocco prospero e moderno. “Sotto la guida illuminata del re Mohammed VI, continueremo a tracciare il percorso verso il Marocco del futuro, combinando progresso economico, giustizia sociale e influenza internazionale”, ha concluso.
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