Lunedì 16 dicembre la Procura nazionale antiterrorismo ha chiesto condanne da un anno di carcere a 16 anni di reclusione penale contro gli otto imputati coinvolti, a vari livelli, nell'assassinio del professor Samuel Paty il 16 ottobre 2020. La pena più alta è stata chiesta contro il russo di origine cecena Azim Epsirkhanov, 23 anni, processato per complicità in omicidio terroristico, ma per questo. l'accusa ha chiesto alla corte di riqualificare il procedimento come associazione per delinquere terroristica.
Questa condanna a 16 anni di reclusione deve essere accompagnata da un periodo di sicurezza di due terzi, ha affermato l'accusa, che ha chiesto d'altro canto al tribunale di annullare l'obbligo di lasciare il territorio francese (OQTF) a causa della situazione in Russia, un pena obbligatoria per gli stranieri condannati in casi di terrorismo.
Il procuratore generale Marine Valentin ha chiesto una condanna a 14 anni di reclusione, con due terzi della pena di sicurezza, contro Naïm Boudaoud, 22 anni, anch'egli processato per complicità in omicidio, reato che l'accusa vuole vedere riclassificato anche per lui come reato associazione per delinquere terroristica.
L'accusa ha chiesto 12 anni di reclusione penale, con due terzi della durata di sicurezza, contro il predicatore islamista Abdelhakim Sefrioui e 10 anni di reclusione penale, con due terzi della durata di sicurezza, contro il marocchino Brahim Chnina. I magistrati hanno inoltre richiesto un'ulteriore sentenza di espulsione dal territorio francese (ITF) nei confronti del sig. Chnina, di origine marocchina. I due uomini, processati per associazione a delinquere terroristica, sono all'origine della campagna d'odio sui social network contro Samuel Paty, professore di storia e geografia decapitato all'uscita del collegio dove insegnava Abdoullakh Anzorov, giovane di 18 anni. un vecchio islamista radicale ceceno ucciso dalla polizia poco dopo l'incidente.
Sono state chieste condanne da uno a cinque anni di cui 18 mesi con la condizionale nei confronti dei quattro imputati presentati dall'accusa come membri della “jihadsfera” gravita attorno ad Abdoullakh Anzorov sui social network.
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