“Evviva u Papa!”: di passaggio domenica in Corsica per una visita “storica”, papa Francesco ha celebrato una messa gigante al termine di una giornata di folla e di discorsi. In particolare ha invocato una laicità che “non sia statica e fissa”.
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15 dicembre 2024 – 17:56
(Keystone-ATS) Giunto nel tardo pomeriggio al teatro verde del Casone, sulle alture di Ajaccio, capitale dell’isola francese del Mediterraneo, il Papa ha pronunciato la sua omelia davanti a una folla di 9mila persone composta da fedeli, vescovi e membri di confraternite.
Vestito con un mantello rosa caratteristico della terza domenica di Avvento nella liturgia cattolica, ha ringraziato il cardinale François-Xavier Bustillo della Corsica “per tutta questa giornata durante la quale si è sentito a casa” .
«Questa giornata è una vera unzione per la Corsica», ha risposto il cardinale prima di offrirgli, al calar della notte, una partitura dell’XI secolo proveniente da un convento di Sartène.
In totale, secondo una fonte della sicurezza, circa 17.400 persone hanno seguito la messa direttamente al Casone o su schermi giganti installati in particolare in Place Miot, una grande spianata affacciata sul mare.
« Emozioni »
“Solennità, sincerità, emozione, tutto è mescolato. C’è stress per la sua presenza nel riuscire a contenere le nostre emozioni”, ha detto all’AFP Fabienne Mazza, una delle 300 coriste che hanno cantato per il Papa.
“Lo trovo eccezionale, sono commossa, è un momento magico, un’occasione unica”, ha detto in mattinata Solène Pianacci, direttrice scolastica di 44 anni, sotto i soffitti dipinti della cattedrale dell’Assunzione .
Calorosamente applaudito, accolto al grido di “evviva u papà!” » (“viva il Papa” in Corsica), Francesco ha attraversato la città in papamobile sotto un sole splendente, benedicendo lungo il cammino tanti bambini, una signora di 108 anni e… una pizza distribuita da un commerciante locale.
In quest’isola cattolica all’80% (secondo il Vaticano), il Papa ha difeso domenica mattina “un concetto di laicità che non è statico e fisso, ma evolutivo e dinamico”, al termine di un congresso sulla religiosità popolare il Mediterraneo.
Su questo tema, oggetto di ricorrenti controversie in Francia, ha invocato una laicità capace di “promuovere una costante collaborazione tra autorità civili ed ecclesiastiche per il bene dell’intera comunità, ciascuno restando nei limiti delle proprie competenze e dei propri spazi”.
Mette in guardia anche dal “rischio” che “la pietà popolare venga utilizzata, strumentalizzata da gruppi che intendono rafforzare la propria identità in modo polemico alimentando particolarismi, opposizioni, atteggiamenti di esclusione”, in un messaggio che potrebbe rivolgersi ai nazionalisti corsi.
” Pace “
In un secondo discorso nella cattedrale, il gesuita argentino ha lanciato un appello alla “pace” per “tutto il Medio Oriente” ma anche “per il popolo ucraino e russo”. “Pace per il mondo intero”, ha concluso, citando in particolare Palestina, Israele, Libano e Siria.
Dopo aver recitato la preghiera dell’Angelus, il sovrano pontefice ha anche detto di “sostenere nello spirito” le vittime del ciclone che il giorno prima ha devastato l’arcipelago di Mayotte, provocando “sicuramente diverse centinaia” di morti, “forse” anche “qualche migliaio” , secondo il prefetto del dipartimento più povero della Francia.
Una settimana dopo aver snobbato la riapertura di Notre-Dame de Paris, nonostante l’invito del Capo dello Stato, il Papa, che due giorni dopo questo viaggio festeggerà il suo 88esimo compleanno, avrebbe dovuto incontrare Emmanuel Macron poco prima della sua partenza per l’aeroporto.
In sedia a rotelle, con ancora un livido sul viso, conseguenza di una caduta alzandosi dal letto qualche giorno fa, è arrivato poco prima delle 9 per questa visita, la prima organizzata da un papa in Corsica.
Il capo della Chiesa cattolica aveva già visitato il territorio francese due volte dall’inizio del suo pontificato nel 2013, a Strasburgo nel 2014 e a Marsiglia nel settembre 2023, ma non vi ha mai effettuato una visita di Stato.