Secondo i dati più recenti, oggi in Belgio sono incarcerate 12.719 persone, mentre le carceri hanno solo 11.020 posti. Circa 180 persone dormono per terra. In tre anni il numero dei detenuti è aumentato di 2.000 persone. “Qualsiasi condannato, legalmente residente, che riceva una pena detentiva fino a 5 anni, ad eccezione di atti terroristici o crimini morali, otterrebbe automaticamente la libertà condizionale.“, ha detto.
Aumentare il numero dei periodi di congedo carcerario prolungati
Per l’individuo residente illegalmente che non può essere rimpatriato nel Paese di origine, la libertà condizionale avverrà dopo la metà della pena. Per pene fino a 15 anni di carcere Mathilde Steenbergen chiede la liberazione anticipata sei mesi prima della fine della pena. Vuole anche autorizzare un congedo carcerario prolungato.
In cinque anni aumento del 56% dei detenuti nelle carceri: “Il fenomeno Nimby impedisce la costruzione di nuovi centri psichiatrici”
Il Direttore generale chiede ancora di valutare la capienza delle carceri con”criteri oggettivi. Sulla base di questi parametri potrebbero emergere tre situazioni: uno scenario verde, ideale, uno arancione e uno rosso che rivelerebbero una situazione allarmante nella struttura, che richiederebbe l’adozione di misure.
Da parte sua, la deputata N-VA Sophie De Wit ha giudicato “cinico” per avanzare queste proposte mentre Mathilde Steenbergen era capo di gabinetto sotto l’ex ministro della Giustizia Vincent Van Quickenborne. “Venite oggi a chiedere una legge d’emergenza, anche se voi stessi avete deciso la politica in materia.” si è scagliata.
Per il PS, il PTB e Vooruit è bene considerare una riduzione della pena. “La prigione dovrebbe essere la sanzione definitiva.” commenta il deputato di Vooruit Achraf El Yakhloufi. “Dobbiamo dare priorità al reinserimento”, ha sottolineato Vanessa Matz (Les Engagés).
Nella lettera inviata lo scorso ottobre al personale penitenziario, il direttore è tornato sulle migliaia di persone che sono internate negli istituti belgi anche se il loro posto non è lì ma in istituti specializzati, “il nostro ministro della Giustizia continua a chiedere una migliore trasmissione al suo Collegio di sanità pubblica”, scrive Mathilde Steebergen nella sua lettera allo staff. Resta da vedere se tale affermazione darà luogo a effetti strutturali.
Nel 2016 è stata approvata una nuova legge sull’internamento per tenere lontani dalle carceri i condannati che devono essere internati in istituti psichiatrici. Otto anni dopo, va notato che le carceri accolgono il doppio dei detenuti rispetto al 2016.